L’anteprima del Napoli Teatro Festival Italia si apre con un evento la cui cifra, in termini di numeri e significato, è il numero 9. Nove ore di spettacolo, nove attori, nove scene. Un palcoscenico di 700 mq. interamente costruito per l’occasione nello spazio che un tempo, non molto lontano, era della famosa birreria del quartiere napoletano di Miano. Una fabbrica, quella della birra Peroni, precocemente diventata archeologia industriale, frutto di politiche di delocalizzaione che hanno cercato di affrontare in questo modo le sfide del mercato e una crisi da cui non possiamo nasconderci. Stasera e domani, dalle ore 14.00 Robert Lepage accompagner  il pubblico in un percorso che vede protagonista la voce, questo elemento unico e irripetibile del nostro essere, che ci accompagna dal primo vagito, e perch no anche prima, quando nel grembo materno possiamo ascoltare la voce della nostra madre e del mondo esterno. Lo spettacolo si intitola Lipsynch che letteralmente vuole dire “cantare in playbach”. Le voci ci accompagneranno in un lungo viaggio tra sogno e realt  dove la rivoluzione copernicana porter  la voce dalla periferia della scena, come elemento complementare della musica, dello spazio, del movimento al centro della narrazione. La voce sar  il punto focale di tutta l’interpretazione artistica con musiche che spazieranno dalla terza sinfonia di Gòrecki a elementi di musica elettronica nuovi ed originali.

Nella comprensibile curiosit  per questo inizio, accompagnato da un battage pubblicitario di grande impatto, siamo convinti che il pubblico non deluder . Le prenotazioni, completamente informatizzate e gestite da un sistema organizzativo di tutto rispetto, danno gi  da tempo il tutto esaurito.

Una curiosit  da segnalare: tutta la struttura del palcoscenico è stata progettata riutilizzando elementi presenti nell’antica fabbrica. Questo in linea con il principio di ecosostenibilit  e impatto zero che sottende a tutta la programmazione del Teatro Festival diretto da Renato Quaglia e che rappresenta uno degli elementi di qualit  di tutte le iniziative della Fondazione presieduta da Rachele Furfaro.

Nella foto, un momento dello spettacolo (Erick Labb)

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