Novit  nel mondo delle pubblicazioni on line e su carta stampata. Nasce una nuova rivista, un’avventura editoriale che intende aprire una finestra sul mondo del disagio. Per capire, ma anche per affrontare temi diversi allo scopo di coinvolgere i lettori.
“DiamociVoce” un invito, quasi un’esortazione. Se il titolo di un nuovo progetto culturale deve sintetizzare l’ispirazione che ne sta alla base, il suo punto di riferimento per il cammino da intraprendere, la scelta non poteva essere più chiara. Il desiderio di far circolare tra la gente un giornale che possa avvicinare chi sta bene a chi soffre, chi è distratto o forse un po’ egoista a chi magari nasconde le proprie difficolt  agli altri perch se ne vergogna.
questo l’impegno di coloro che hanno creduto all’iniziativa fare appello alla condivisione di progetti, emozioni, speranze, esperienze. Darsi voce, perch tante voci insieme possono creare i presupposti per un nuovo modo di affrontare i problemi, per essere più coraggiosi e quindi più forti.
Il giornale nasce da un’idea dell’editrice Annamaria Schena e dall’attivit  di due associazioni culturali “TempoLibero” e “Libera/mente”, presiedute rispettivamente da Clorinda Irace e dalla stessa Schena, che sono anche direttrice responsabile ed editrice di “DiamociVoce”. Nucleo pulsante del progetto è il lavoro dei professionisti che animano il centro di riabilitazione “Villa delle Ginestre” di Volla specializzato nel recupero delle disabilit , e della cooperativa “Terra di vita” impegnata in progetti di solidariet , i cui staff costituiscono anche la redazione del nuovo giornale.
Marted 24 marzo alle ore 16.30 presso l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli (via Monte di Dio n. 14) sar  presentato il primo numero della rivista, che ha anche un suo sito internet (www.diamocivoce.com) oltre all’edizione su carta stampata.
” una scommessa che abbiamo voluto fare insieme ad Annamaria Schena e al gruppo di giovani professionisti che lavorano nel centro Villa delle Ginestre. Creare uno strumento di cultura che non sia una rivista tecnica, ma piuttosto un’occasione per dare voce ai psicoterapeuti, logopedisti, neuropsicomotricisti impegnati quotidianamente in un campo delicato come quello della riabilitazione. Ci siamo detti proviamo a mettere in campo la professionalit  di questi ragazzi e vediamo cosa succede” spiega Clorinda Irace, che insegna italiano e storia al Liceo Artistico di Napoli e come giornalista pubblicista collabora con testate nazionali e locali, inoltre cura da anni progetti di educazione alla legalit  in collaborazione con varie associazioni.
Nel primo numero di “DiamociVoce” lei scrive che l’obiettivo del giornale è riservare una particolare attenzione per il disagio degli altri…
“Partiamo da questo tema, che sar  il fil rouge che legher  pagine diverse, argomentazioni tecniche o letterarie, amene o impegnate, reali o fantastiche. Il disagio, nella realt  odierna cos veloce e distratta, rischia di rimanere un mondo a s privo di collegamenti con l’esterno. Noi vogliamo aprire questo mondo e farlo conoscere”.
Il progetto gravita intorno all’attivit  di alcune associazioni culturali…
“Sono due le associazioni “TempoLibero” e “Libera/mente”. Entrambe sono attive da tempo in varie attivit  sociali e culturali, anche con l’organizzazione di alcune mostre e incontri. Nel primo numero della rivista c’è un articolo dedicato alla conferenza sul Tibet organizzata nei giorni scorsi da “Libera/mente” nel castello mediceo di Ottaviano, e parleremo di tutte le iniziative future delle due associazioni”.
Chi collaborer  alla realizzazione del giornale?
“La redazione è formata dallo staff del centro “Villa delle Ginestre”, un gruppo di giovani qualificati e ricchi di entusiasmo. Allargheremo le collaborazioni anche a medici ed esperti di altri settori. Nel prossimo numero avremo un intervento dell’avvocato D’Andrea, esperto in diritto del lavoro. L’importante è che gli interventi siano compatibili con il tema del disagio”.
Dalla salute all’arte, dal benessere alla disabilit , dalla psicologia al teatro. “DiamociVoce” si occupa di temi molto vari…
“S, vogliamo parlare di argomenti diversi. Tutto sar  oggetto di discussione, non solo la storia drammatica e difficile. Avremo anche uno spazio dedicato alla cucina e al benessere del corpo, perch sono temi che fanno parte della nostra vita di tutti i giorni”.
Qual è il rapporto che intendete creare con i vostri lettori?
“L’intento è di offrire ai lettori uno strumento interattivo, a cui rivolgersi per chiedere consigli agli esperti, ma anche per inviare i propri contributi. Uno spazio aperto che si propone di dare voce a quanti hanno qualcosa di interessante da esprimere. Un filo diretto per rendere questo giornale piacevole e utile al tempo stesso”.
Il giornale è gi  on line sul sito www.diamocivoce.com e uscir  anche su carta stampata. Le due versioni avranno la stessa frequenza di pubblicazione?
“La versione on line sar  ag            6                  «    oè è á«sptLlibrined dd dpG7eEèHlèNO» OJe
tnRpeKgiornata costantemente ogni settimana. La versione cartacea invece è per il momento a cadenza bimestrale, speriamo nel prossimo futuro di pubblicarla con maggiore frequenza”.
La rivista su carta stampata come sar  distribuita?
“Sar  distribuita gratuitamente presso “Villa delle Ginestre”, le associazioni partner che hanno sede a Napoli e nell’area vesuviana, alcune scuole e alcuni esercizi commerciali”.
La redazione si trova a Volla. Come hanno accolto l’iniziativa nella zona?
“Abbiamo riscontrato molta sensibilit  nelle istituzioni di Volla, che hanno manifestato particolare interesse per il progetto. Gli assessori alle politiche sociali e alla cultura, Esposito e Molosso, sono stati anche intervistati nel primo numero del giornale sui problemi dei disabili. Il sindaco, Salvatore Ricci, è intervenuto alla presentazione del giornale che abbiamo fatto a Volla”.
Le prime reazioni?
“Molto positive. In particolare il giornale sta riscuotendo interesse tra gli artisti, il che riflette anche la passione della nostra redazione per il mondo dell’arte”.

Nella foto, Clorinda Irace

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