Anche i musei napoletani partecipano alla Giornata della memoria per ricordare l’Olocausto. Il Museo e Real Bosco di Capodimonte in collaborazione con Le Nuvole, propone un percorso tra i dipinti trafugati durante la Seconda Guerra mondiale dai nazisti e successivamente recuperati e restituiti. Sabato 28 gennaio 2023, alle 12.
Una visita guidata di un’ora tra le opere di Tiziano, Michelangelo, Raffaello, Bellini e molti altri ancora, per ammirare i capolavori della collezione permanente del Museo e conoscere la straordinaria storia di Rocco Siviero, capo dell’Ufficio Interministeriale per il Recupero delle Opere d’Arte che nel 1947 riportò in Italia questi capolavori. Ecco il link per la prenotazione.
Inoltre, nel weekend a Capodimonte saranno sempre visibili le collezioni e le mostre in corso Oltre Caravaggio. Un nuovo racconto della pittura a Napoli, Salvatore Emblema e Flavio Favelli. Nel salone delle Feste la musica del M° Ruggiero al pianoforte e nelle sale dell’Appartamento reale le performance della Compagnia Arcoscenico.
Domenica 29 gennaio alle 11, nella Chiesa di San Gennaro nel Real Bosco di Capodimonte si terrà la lezione-concerto “Dal clavicembalo all’organo.Tra didattica arte e spiritualità” a cura degli allievi del Liceo Musicale “Margherita di Savoia” di Napoli. Musiche  J. S. Bach introdotte da una breve presentazione dello storico organo Petillo, restaurato in occasione dell’apertura della Chiesa dopo il nuovo decoro dell’architetto Santiago Calatrava, a cura del professor Francesco Nocerino.

Una scena dello spettacolo proposto al Mann. In copertina, un’opera di Bellini tra quelle recuperate a Capodimonte

Al Museo archeologico nazionale di Napoli un processo al negazionismo dell’Olocausto e un dibattito sul valore del ricordo, con la preziosa testimonianza del Rabbino Capo di Napoli.
L’associazione culturale Ali della Mente, in collaborazione con Compagnia della Città & Fabbrica Wojtyla,presenta “Vinti e vincitori”, l’opera teatrale, scritta da Patrizio Ranieri Ciu con il contributo giuridico del compianto penalista Alfonso Martucci dedicata alla Shoah, in programma domani, giovedì 26 gennaio, alle 20.30 nell’Auditorium del Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Nel corso della serata sarà trasmesso un videomessaggio di Cesare Moscati, Rabbino Capo di Napoli.
Ma torniamo allo spettacolo. In una speciale aula di tribunale, accusa e difesa si affrontano al cospetto di un giudice che apre un dibattito sul valore della memoria attraverso scritti d’epoca, ricordi e testimonianze di bambini deportati.
È il caso di Sergio De Simone e Jacqueline Morgenstern, che raccontano la Shoah vissuta attraverso i loro occhi ingenui di ragazzini e la tragica cronologia di eventi: dalle leggi razziali alla deportazione ad Auschwitz e al campo di concentramento di Neuengamme, per essere sottoposti agli esperimenti del dottor Kurt Heissmeyer e poi consegnati nelle mani del boia Johann Frahm, responsabile della loro esecuzione.
L’opera teatrale è quindi il processo all’attentato alla memoria da parte di chi intende negare il buio della ragione nell’Olocausto e il valore del ricordo. L’ingresso per la rappresentazione dalle 20 è gratuito con prenotazione obbligatoria sul sito www.scabec.it.
Venerdì 27 gennaio le sale della Collezione Farnese del Mann ospiteranno ogni due ore, dalle 12.00 alle 18.00, le installazioni evocative delle “statue viventi” con i “Monodialoghi: ai margini del Mondo” di Patrizio Ranieri Ciu: L’Avaro sullo Scalone Centrale, La Fotografia nella Sala dei Filosofi, Il Block 10 – la baracca dei bambini nella Sala del Toro Farnese, La Donna del Sonderbau nella Sala dei Tirannicidi.
Il progetto, a cura dell’associazione culturale Ali della Mente, è programmato e co-finanziato dalla Regione Campania (Fondi POC 2014-2020) attraverso la Scabec, in collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale di Napoli.

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