La collaborazione tra Coopculture e il Servizio Educativo, con Marco de Gemmis e i suoi collaboratori, nasce nel 1999, quando si sperimentava da pochissimo a Napoli questo nuovo rapporto tra il privato e l’istituzione pubblica all’interno dei musei e delle aree archeologiche, con l’unico obiettivo comune di rendere il bene fruibile, accessibile, accattivante, studiare nuove forme di comunicazione con il pubblico di adulti, bambini, famiglie, interpretare in maniera innovativa il ruolo del bene culturale, elemento legante tra cittadini e territorio di appartenenza.
Attirare e indirizzare un numero sempre crescente di giovani studenti,(foto) perch le nuove generazioni possano avere la consapevolezza del valore del patrimonio che sar  loro consegnato, è l’obiettivo del Servizio didattico che Coopculture gestisce.
L’assiduo lavoro di osservazione, studio e ricerca ha portato a consolidare un modello di fruizione didattica fondato su due componenti imprescindibili l’esperienza, in grado di offrire agli studenti la possibilit  di esplorare attivamente e approdare a diversi livelli di conoscenza; la multileggibilit , intesa come possibilit  di leggere il patrimonio partendo da punti di vista differenti.
Il servizio ha dato una opportunit  lavorativa e formativa a moltissimi giovani che sono stati impiegati nella messa in pratica dei percorsi didattici e dei laboratori archeologi e storici dell’arte, plurilingue, preparati nella loro materia con particolari doti comunicative, interessi personali, qualit  e saperi che hanno messo a disposizione di questo delicatissimo compito. Sono stati forniti loro strumenti metodologici per affrontare il pubblico di studenti, anche giovanissimi, e strumenti tecnici (schede sintetiche dei percorsi), in modo da uniformare, nel rispetto della loro interpretazione personale e delle loro conoscenze, lo svolgimento dei singoli percorsi.

Grazie ai numerosi incontri avuti con gli insegnanti e condividendo idee e progetti con il Servizio Educativo della Soprintendenza, abbiamo avuto in questi anni di proficua collaborazione la possibilit  di individuare strumenti, parole nuove per raccontare l’arte e la storia, gli uomini e i luoghi.
Abbiamo caratterizzato le nostre attivit  facendo in modo che ogni visita o laboratorio didattico, in un museo o nelle aree archeologiche, fossero speciali. Abbiamo condotto gli studenti “dentro” l’arte e la storia, raccontando con linguaggi nuovi e attraverso nuove attivit  – gioco, visite-spettacolo e laboratori – l’anima di ciò che avrebbero visto. Sono state utilizzate tecnologie avanzate per le ricostruzioni 3D per i nostri laboratori dedicati al “mosaico” e all’ “affresco” in et  romana, ma anche le suggestioni rese dalle performance teatrali previste nelle sale del Museo Archeologico Nazionale di Napoli e tanto altro.

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