Pav edizioni/ Steno Zeno racconta “Ombre di famiglia”: quella minaccia di vite parallele e nascoste

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La storia che Steno Zeno ci racconta nel suo romanzo “Ombre di famiglia” (www.pavedizioni.it) apparentemente sembra la classica vicenda di una famiglia ordinaria, in cui le relazioni si sono logorate da tempo, a causa della routine quotidiana e all’insorgere della noia. Tuttavia, già dalle prime battute, l’autore, con grande maestria, presenta al lettore una serie di indizi, i quali suggeriscono come la vicenda che sta prendendo avvio in realtà è molto più complessa e intrigante di quanto si possa immaginare.
Tutto ruota intorno a una famiglia, composta da tre persone, e ad una serie di personaggi collaterali, che insieme a loro, danno vita ad una serie di situazioni intricate, che tengono il lettore incollato alle pagine.
“Una donna entrò in un internet point. Una felpa con cappuccio le copriva il viso, si vedevano solo delle lunghe ciocche nere. Si sedette al computer e iniziò a scrivere. Batteva sui tasti quasi con rabbia, sbagliava, correggeva, imprecava. Chi le stava vicino la osservava preoccupato. Stampò il foglio, lo prese dal raccoglitore, lo piegò con cura meticolosa, lo infilò in una busta e se ne andò. Sul volto un’espressione soddisfatta”.
Tradimenti, rancori, minacce e rapimenti condiscono questa storia, narrata come se stessimo assistendo a una fiction televisiva. All’apparenza si tratta di una famiglia come tante, benestante, ma non ricchissima, che tra qualche incomprensione e una giusta distanza, continua a vivere una esistenza decorosa. Tuttavia, ognuno di loro ha creato una propria vita parallela, che pensa di poter tenere nascosta o che crede di aver lasciato alle spalle, ma che invece ritorna sotto forma di una vera e propria minaccia.
Tutti i personaggi hanno un’ombra che oscura la loro esistenza, ma più cercano di cancellare la macchia, più questa si allarga. Così i protagonisti di questa storia saranno costretti a uscire alla luce del sole e ad affrontare a viso aperto la verità, non prima però di aver tentato di risolvere da soli i problemi.
Grazie a uno stile di scrittura coinvolgente e accattivante, il lettore viene subito coinvolto nella vicenda, la sua curiosità viene continuamente sollecitata, spingendolo a proseguire nella lettura.
Steno Zeno narra la storia in maniera così avvincente, che il lettore si sentirà sulle spine, sa che sta per succedere qualcosa, sa che questo o quel personaggio si troverà in difficoltà e freme per sapere come potrà uscire dai problemi.
Tutti i personaggi sono verosimili, sembrano essere un nostro amico, un nostro vicino di casa o un collega, così come la storia non è molto lontana dalle cronache di tutti i giorni. Ciò rende questo romanzo credibile e piacevole da leggere.  (Lillo Santarelli)

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