Bentornata a Napoli. Piano City farà risuonare di bellezza musicale numerosi luoghi partenopei per 4 giorni. La rassegna propone 115 incontri in 17 scenari differenti con 150 pianisti (professionisti, appassionati, studenti). Dal 13 al 16 ottobre, con un vasto repertorio di musica: classica, jazz, pop, contemporanea, rock, improvvisazione e nuove produzioni.
Novità di quest’anno è l’appuntamento nel Quartiere Mercato, area che il Comune vorrebbe trasformare in simbolo della rinascita partenopea, scommettendo su un futuro di rilancio della piazza, tra vocazione commerciale e organizzazione artistica di eventi.
E così, anche all’interno di questa rassegna, ci sarà spazio per esaltare l’incantesimo di una zona ricca di secoli e arte. La duecentesca chiesa di Sant’Eligio Maggiore accoglierà domenica 16 alle 17 “Intrecci: dialogo tra canzone napoletana e musica classica”. Un progetto di piano solo con Pasquale Cirillo. Il concerto mescola musica colta con brani napoletani tra ritmo e melodia.
Ma l’iniziativa parte già giovedì prossimo, alle 21,30 con 4 pianoforti in galleria, a cura di Patrizio Marrone: protagonisti, Lorenzo Corrado, Sara D’Allocco, Dora Dorti, Carla Orbinati tra le note di Bach, Beethoven, Ciaikovskij, Mozart, Ravel, Rossini e Satie.
Per la prima volta Piano City Napoli sarà presente anche al Molo San Vincenzo in coincidenza di specifiche visite guidate, con “Portami a vedere il mare” musiche originali di Luigi Esposito con Emiliano Barrella, e in periferia al Teatro Area Nord di Piscinola con performance pianistiche realizzate da giovanissimi e giovani pianisti allievi del Centro “MaMu – Arte e Cura nella Globalità dei linguaggi” affiancati dal concerto di Ermes.
Spiega il sindaco Gaetano Manfredi:
Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli. «L’amministrazione ha voluto fortemente confermare nella programmazione culturale la rassegna Piano City, un festival decisamente coerente con i principi fondanti di “Napoli Città della musica”, per la sua matrice internazionale e la sua capacità di permeare il territorio cittadino valorizzando il concetto di città policentrica».
Nata da un’idea del pianista tedesco Andreas Kern, e replicata in molte città, la manifestazione è approdata nel 2013 nel capoluogo partenopeo e qui ha trovato una delle sue più riuscite realizzazioni grazie alla storica Ditta Alberto Napolitano Pianoforti di Piazza Carità.
Tra le altre sedi della rassegna: Castel dell’Ovo (sala Italia), il Maschio Angioino (sala della Loggia) e il Molo S. Vincenzo, Foqus (sala Caratteri), Chiesa di San Rocco alla Riviera Di Chiaia, Museo e Real Bosco di Capodimonte; al centro antico, il Complesso Monumentale di San Domenico Maggiore (Sala del Capitolo), Basilica di San Paolo Maggiore, Conservatorio San Pietro a Maiella, Museo Civico Gaetano Filangieri , Villa di Donato a Sant’Eframo Vecchio, per la sezione Piano City Napoli per la periferia, a Piscinola al Teatro Area Nord e a Scampia al Liceo Musicale Melissa Bassi.
Tanti anche i concerti ospitati in appartamenti e spazi privati che apriranno a pianisti e spettatori le porte dei propri salotti, caratteristica peculiare del festival: si può prenotare attraverso il sito web della manifestazione.
L’ingresso è gratuito a tutti i concerti: fanno eccezione solo Capodimonte e il Filangieri che richiedono un biglietto per la visita al Museo.
Per saperne di più
 www.pianocitynapoli.it,
Nella foto: Enrico Intra, un grande nome del pianismo jazz che sabato 15  suonerà nella Basilica di San Paolo Maggiore

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