Due visionari per un film. Ecco “Spellbound. Scenografia di un sogno“, la mostra che ripercorre l’incontro tra due giganti delle arti: il maestro del thriller Alfred Hitchcock e l’artista del surrealismo, Salvador Dalì per la scenografia della pellicola celebre in Italia con il titolo Io ti salverò.

Qui sopra e in basso, due sculture di Dalì. In copertina, il magnifico dipinto, Spellbound, realizzato per il film


In anteprima mondiale, unica tappa europea, Napoli che la propone nel suggestivo scenario della Pietrasanta, lungo le navate della basilica di Santa Maria Maggiore, polo culturale nel cuore storico e artistico della città. La mostra, dopo il soggiorno partenopeo, volerà a l’Italia volerà a Seul e poi a New York.
Un progetto immersivo diretto da Roberto Pantè: unisce cinema, arte e musica, mettendo in comunicazione l’arte surrealista del genio catalano e il brivido su un set cinematografico Da oggi 14 aprile fino al 30 settembre di quest’anno.
Patrocinata dal Comune di Napoli e organizzata da The Dalì Universe, presenta oltre cento opere originali di Dalì, valorizzate dalla dimensione hitchcockiana e da originali effetti sonori e multimediali.

In esposizione: sculture in bronzo, opere in vetro Daum, grafiche, libri illustrati, tarocchi daliniani, oggetti di design e arredi surrealisti dal valore inestimabile. Lavori simbolici, che ripercorrono l’iconografia surrealista, alcuni mai esposti prima in Italia edanno un’idea di quanto fosse eclettico Dalì. E, ovviamente, ci sarà Spellbound, dipinto maestoso e monumentale. la scenografia vera e propria.
Spiega Pantè: «Il grande regista era colpito dalla visione onirica del Maestro catalano e si rivolse a lui per rappresentare la fase centrale che ruotava intorno alla scena del sogn. Per farlo voleva linee diverse dal solito, non scene opache e tremolanti ma tratti decisi e nitidi, quasi realistici. Secondo Hitchcock solo un visionario, un artista pervaso da paranoie critiche come Dalì, poteva essere in grado di immaginare la scenografia ideale. Da qui nasce questa opera di trenta metri, che viene esposta per la prima volta in Europa. Un’opera che rappresenta un pezzo di storia del cinema su cui i primi occhi a posarsi sono stati quelli di Dalì, di Hitchcock e di Ingrid Bergman e Gregory Peck che erano gli attori protagonisti del film che fu premiato con un Oscar e che ricevette diverse nomination».
Il capolavoro sarà valorizzato da proiezioni e dalla colonna sonora premio Oscar del compositore Miklos Rosz. All’esterno della seicentesca basilica, la monumentale scultura di Dalì “La persistenza della memoria”.

.

RISPONDI

This site is protected by reCAPTCHA and the Google Privacy Policy and Terms of Service apply.