Riecco Pompei Street Festival (foto) alla sua seconda edizione. La manifestazione è organizzata dal Comune di Pompei in collaborazione con Art and Change Impresa Sociale e la partecipazione del Parco Archeologico di Pompei.
Dal 22 al 24 settembre, si snoda in quattro sezioni dedicate all’arte: musica, street art, cinema e fotografia, con particolare attenzione a tematiche che ne animano i contenuti come la legalità, il lavoro precario, l’interazione sociale, la tutela dell’ambiente e la riqualificazione urbana. Ma che ha anche l’obiettivo di sviluppare una crescita turistica e socio-economica della città di Pompei.
Racconta il sindaco Carmine Lo Sapio: «Investiamo in cultura sul territorio, ma facciamo qualcosa che va oltre la nostra città. Motivo di orgoglio per noi quest’anno è il protocollo di intesa sottoscritto con il Parco Archeologico di Pompei, un accordo per i prossimi tre anni che reputo storico e che riguarda gli eventi come lo Street Festival. Questa mattina abbiamo sottoscritto anche un accordo con il Festival, che riteniamo un evento importantissimo, e posso annunciare quindi la terza edizione per il prossimo anno. Con il festival torneremo a diventare città internazionale che già di fatto siamo, quale sede degli Scavi Archeologici e del Santuario della Beata Vergine Maria del Santo Rosario di Pompe». 
Anche il direttore del Parco Archeologico, Gabriel Zuchtriegel, ha sottolinea la valenza sociale dell’iniziativa: «Con Pompei Street Festival e con il Comune di Pompei c’è una grande intesa per fare insieme degli eventi, sia nella città nuova sia nella città antica. È un modo concreto di vivere le due realtà di Pompei insieme per far sì che le comunità pompeiana viva sempre più il territorio come un luogo che appartiene a tutti, e in primo luogo a loro.- I visitatori degli scavi troveranno anche opere dello Street Art Festival all’interno del sito archeologico». 
Conclude Nello Petrucci, ideatore e produttore dell’iniziativa: «Vorrei creare una comunità di sognatori ed artisti che facciano della cultura e dell’arte strumenti che ci consentano di cambiare e migliorare le coscienze e creare consapevolezza sociale». 
Sono 29 gli artisti presenti provenienti dai 5 contienti. Resilienza e antichità, le linee guida delle loro opere che daranno vita a un vero e proprio museo a cielo aperto grazie a live show previsti ogni giorno nelle vie centrali di Pompei – via Sacra, via Lepanto e piazza Bartolo Longo.
Le realizzeranno, su pannelli posti lungo la strada per far assistere il pubblico in diretta allo sviluppo del lavoro. Una creatività che non lascerà indifferenti gli spettatori ma soprattutto che consentirà ai giovani di poter apprendere stili e arti compositive.
Le performance, che si svolgeranno ogni giorno dal 22 al 24 settembre, avranno anche una appendice speciale all’interno del Parco Archeologico degli Scavi di Pompei, grazie ad uno speciale protocollo sottoscritto tra Comune e Direzione del Parco.
L’antica Pompei, sede naturale di bassorilievi, dipinti e graffiti, ritroverà così, attraverso le opere moderne di quattro street artist, un filo conduttore che neanche i secoli hanno potuto interrompere con un salto temporale di oltre 2000 anni.
Protagonisti, l ’argentino Max Bagnasco, nel viale di accesso degli Scavi di Pompei, il canadese Ben Johnston, l’olandese Gomad e l’iraniana Run, in via dell’Abbondanza all’interno degli scavi, avranno così l’arduo compito di realizzare le proprie opere nel noto sito del Parco Archeologico.
Ventuno realizzazioni su edifici privati e pubblici, invece, animeranno il progetto di riqualificazione urbana sull’intero territorio di Pompei. Gli artisti, che lavoreranno in gruppi, realizzeranno sulle facciate dei palazzi opere.
Per saperne di più
https://www.pompeistreetfestival.it/

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