Presentate le terne finaliste del Premio Napoli, importante riconoscimento alla letteratura italiana giunto alla 64esima edizione. I nomi dei candidati sono stati annunciati da Domenico Ciruzzi, penalista e presidente della Fondazione Premio Napoli, nella sede della Fondazione, all’interno di Palazzo Reale, presenti anche il vicepresidente Alfredo Contieri, Bruno Moroncini, Eugenio Lucrezi, Paola Villani, membri della giuria tecnica. I vincitori saranno scelti a partire dalle terne finaliste. I riconoscimenti saranno consegnati nel corso della serata cerimonia che si svolgerà il 18 dicembre 2018 al Teatro Mercadante.
Questi i libri e gli autori finalisti: Sezione Narrativa, Mio padre la rivoluzione (Minimum Fax) di Davide Orecchio; Ipotesi di una sconfitta di Giorgio Falco; Leggenda privata (Einaudi) di Michele Mari; Sezione Poesia, Prova d’inchiostro e altri sonetti (Aragno) di Mariano Baino, La pura superficie (Donzelli) di Guido Mazzoni; Rifrazioni (Mondadori) di Elio Pecora. Sezione Saggistica, L’invenzione del globo (Einaudi) di Matteo Vegetti, Stranieri residenti (Bollati Boringhieri) di Donatella Di Cesare; Sillabario dei malintesi (Marsilio) di Francesco Merlo.
Circa 1.324 iscrizioni sul sito www.premionapoli.it per diventare giudice lettore e avere così la possibilità di votare i finalisti della 64esima edizione del Premio Napoli. Ogni giudice lettore ha avuto la facoltà di iscriversi per una sola sezione.
Tra le 1.324 iscrizioni rientrano 80 comitati, tra i quali molti creati dagli allievi di diverse scuole di Napoli e della provincia: dai licei scientifici Labriola e Mercalli al liceo classico Umberto, dal liceo musicale Boccioni-Palizzi alla scuola militare Nunziatella, dal liceo scientifico Brunelleschi di Afragola all’istituto comprensivo 7° Pergolesi di Pozzuoli. Comitati di giudici lettori anche nelle carceri di Poggioreale e Secondigliano, dove la Fondazione Premio Napoli è impegnata nella realizzazione e nella diffusione di percorsi culturali inediti. Così come è importante sottolineare la presenza di  comitati di lettura anche nelle periferie, tra i quali l’associazione dei  Maestri di Strada, il Centro Mamu di Ponticelli, la libreria “La Scugnizzeria” curata da Rosario Esposito La Rossa.
«Il nostro lavoro – spiega Domenico Ciruzzi, presidente della Fondazione Premio Napoli – è anche finalizzato alla promozione della cultura letteraria come strumento di costante dialogo tra Palazzo reale e periferie e viceversa. La Fondazione è nata come un presidio di cultura sul territorio e deve sempre più rappresentare un laboratorio di idee e di attività che metta in relazione armonica realtà distanti ».
Alle tre sezioni votate dai giudici lettori si affiancheranno tre categorie speciali: Internazionale, Cultura e Drammaturgia contemporanea. In queste tre categorie a indicare i vincitori sarà soltanto la giuria tecnica presieduta da Domenico Ciruzzi e formata da quindici membri: lo scrittore e “paesologo” Franco Arminio, l’autore e produttore televisivo Stefano Balassone, lo sceneggiatore e regista Maurizio Braucci, il giornalista del quotidiano “la Repubblica” Antonio Gnoli, i giuristi Alfredo Guardiano e Sergio Moccia, il medico, poeta ed editore Eugenio Lucrezi.
Diversi i docenti universitari in giuria: Chiara Ghidini (Università L’Orientale di Napoli), Massimo Fusillo (Università degli Studi dell’Aquila), Bruno Moroncini (Università degli Studi di Salerno), Ermanno Paccagnini (Università cattolica del Sacro Cuore di Milano), Matteo Palumbo (Università di Napoli Federico II), Monica Ruocco (Università L’Orientale di Napoli), Pasquale Sabbatino (Università di Napoli Federico II) e Paola Villani (Università degli Studi di Napoli Suor Orsola Benincasa).
Nel 2017 i giudici lettori hanno premiato per la sezione Narrativa Donatella Di Pietrantonio con L’arminuta (Einaudi), per la Poesia Davide Rondoni con La natura del bastardo (Mondadori) e per la Saggistica Giuseppe Montesano con Lettori selvaggi (Giunti). La giuria tecnica, inoltre, ha attribuito il premio Internazionale allo storico britannico David Sassoon e il premio “Cultura” a Cesare Moreno, presidente dell’associazione Maestri di Strada Onlus.
Per coinvolgere un pubblico sempre più social, la Fondazione ha attivato i canali Facebook (che conta 6mila iscritti), Twitter (gli hashtag ufficiali sono #PremioNapoli e #PN18), Instagram, Telegram, LinkedIn e Goodreads, il social network dedicato ai libri. La Fondazione si avvale anche della collaborazione di una vasta rete di bookblogger e booktuber con progetti quali “Blogger leggono il Premio Napoli”.
La cerimonia di consegna dei premi avrà luogo 18 dicembre 2018 al Teatro Mercadante.
Intanto anche a luglio nuovi appuntamenti con la Fondazione Premio Napoli. Precisamente il 4 luglio alle ore 17.30, presso la sede della Fondazione premio Napoli a Palazzo Reale, verrà ricordata la figura di Antonio Sarubbi, studioso dei problemi del mezzogiorno, considerato l’erede di Giustino Fortunato.
Interverranno con  Domenico Ciruzzi, Tullio D’Aponte ( Università di Napoli Federico II), Clementina Gily ( Università di Napoli Federico II), Berardino Impegno (Filosofo),  Gaetano Manfredi ( Magnifico Rettore dell’ Università di Napoli Federico II) e Marisa Tortorelli Ghidini dell’Associazione Lucana Giustino Fortunato.
In foto, Davide Orecchio, finalista nella sezione narrativa

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