Adesso il rione lo conoscono nel mondo. Perché l’amica geniale di Elena Ferrante con il suo percorso lungo quattro libri è diventata la beniamina dei lettori globali e quello che lei non nomina  mai esplicitamente nella storia di Lenù e Lila si è trasformato in un rione globale. Ora protagonista di una riqualificazione urbana sotto il segno della street art. Ieri nel rione napoletano  Luzzatti-Ascarelli, c’è stata l’inaugurazione  del murale (foto) dedicato alle due ragazze della storia che si allunga dall’infanzia fin oltre la maturità e il destino di tutte e due, tra povertà, rinascita e epilogo.
Un affresco corale, dal titolo “Nient’altro importa” festeggiato dagli abitanti zona.  Partito all’inizio del 2018 con la campagna “I Colori del Rione” di Anema&Coop, il progetto ha reso partecipi i residenti, e in particolare la classe III E dell’Istituto comprensivo “Ruggiero-Bonghi”.
Gli alunni, catturati dalla lettura condivisa con maestre e tutor di alcuni passaggi del romanzo di Elena Ferrante, hanno espresso le proprie emozioni su carta, inviando un disegno al noto street artist Gomez per l’elaborazione della propria opera, realizzata in sei giorni.
Un grande dipinto nel cuore del quartiere, visibile da piazza Lo Bianco, che potrà dare inizio alla trasformazione del rione in un vero e proprio sito d’attrazione – sul modello  del “Parco dei Murales” di Ponticelli – immaginando così la realizzazione del “Rione dei Murales” che possa attirare turisti.
Anema&Coop e NAStartUP, con la Municipalità 4 del Comune di Napoli, hanno coinvolto fin da subito nella progettazione intera INWARD – Osservatorio Nazionale sulla Creatività Urbana che coordina il “Parco dei Murales”. Per l’opera di lancio, a firma di Gomez, l’anno scorso è stato avviato un social crownfunding su Meridonare – Fondazione Banco di Napoli.
Si chiama in realtà Luis Alberto Gomez de Teranl’artista che lo ha realizzato e che ha scelto come nome d’arte semplicemente Gomez. Venezuelano di Caracas, classe 1980, ha vissuto a Londra, Berlino e Roma, dove risiede. Trae ispirazione dalla pittura barocca, in particolare dalla scuola di Caravaggio.
Il titolo dell’affresco si ispira alla tela “La tempesta” del pittore francese e realista ottocentesco William Adolphe Bouguereau che amava prendere dal popolo i propri soggetti, continuando a dipingere ritratti perfetti come fotografia, malgrado questa tecnica fosse stata appena inventata. Le due fanciulle ritratte, metafora del sostegno reciproco e dell’amicizia.
Per saperne di più
www.rionedeimurales.it 

 

 

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