Dai depositi allo sguardo del pubblico. La collezione della regina Margherita di Savoia esce allo scoperto, e dal Palazzo Reale di Napoli, nei prossimi tre anni, viene restituita ai visitatori del Castello Svevo di Trani, in un nuovo e suggestivo allestimento collocato nelle Casematte al secondo piano che amplia ad hoc li orari di apertura..
Un’operazione che rientra nel progetto  “100 opere tornano a casa”, curato dalla direzione generale Musei diretta da Massimo Osanna e dall’Ufficio di Gabinetto del Ministro della Cultura. L’iniziativa nasce dalle dalle connessioni tra il territorio pugliese e la figura della regina consorte, a cui la vicina cittadina di Margherita di Savoia (già Saline di Barletta) dedicò il nuovo toponimo a partire dal 1879 e in funzione dello stretto legame che la sovrana aveva con la Puglia.
L’allestimento è stato promosso e finanziato dalla direzione generale Musei ed è stato realizzato grazie alla collaborazione tra la Direzione Regionale Musei Puglia diretta dal dott. Luca Mercuri e Palazzo Reale di Napoli, diretto dal dott. Mario Epifani. L’iniziativa ha inoltre ricevuto il supporto di Molino Casillo Group. 
Nel 1928 al Palazzo Reale di Napoli giungono 39 dipinti, 7 bronzi, due sculture in marmo ed una terracotta, inventariati in un documento recante la dicitura: Elenco delle opere d’arte che da Palazzo Margherita partono per Napoli, datato 2 aprile 1928. 
Si tratta di opere “moderne”, di autori la cui biografia non inizia prima del 1840 e di diversa provenienza: milanese, veneta, torinese, romana, con tre soli dipinti di scuola napoletana; alcuni stranieri come lo spagnolo Villegas, il tedesco Von Bartels, Alfred Smith, di nascita francese e l’americano Richard Miller.
La maggior parte delle opere è frutto di acquisti della regina Margherita alle Esposizioni Biennali e Triennali. L’arrivo a Napoli delle opere, due anni dopo la morte della regina, è salutato dalla stampa locale come “Un cospicuo dono alla città di Napoli”, città natale del re Vittorio Emanuele III, per costituire il nucleo iniziale di una Galleria d’arte moderna in città. Rispetto all’inventario oggi su 39 sono 29 le opere conservate, poiché i bronzi e una scultura in marmo sono andati perduti.
A Trani altri pezzi della stessa collezione:   due dipinti in prestito a Palazzo Madama da Torino per la mostra dedicata all regina e dopo dirottate in Puglia, un’opera in terracotta arriverà dalla Reggia di Caserta e tre dipinti dal Mart di Rovereto. La collezione si troverà così per la prima volta riunita in un allestimento a lungo termine.
Intanto a Palazzo Reale di Napoli due appuntamenti domani, sabato 15 ottobre, offriranno ai visitatori l’opportunità di scoprire luoghi eccezionalmente aperti e in orari inusuali.
Sono in programma due visite guidate (con obbligo di prenotazione) comprese nel prezzo del biglietto, alle ore 10.00 e 11,30 nei depositi e nel laboratorio di restauro, normalmente chiusi al pubblico. La collezione della regina Margherita fu restaurata nel 2004 per un’esposizione a Palazzo Reale e proprio in occasione di questo lavoro che fu aperto il laboratorio in cui gli operatori del restauro, da allora, si prendono cura del patrimonio artistico del museo.
La visita, condotta da storici dell’arte e restauratori, si snoda attraverso il piano ammezzato, dove nel XIX secolo erano ubicati i locali di servizio alle cucine reali, ancora riconoscibili per la presenza dei piani e dei pavimenti maiolicati, di mensole e dispense.

Qui sopra, l’appartamento storico di Palazzo Reale a Napoli;
in alto,la collezione della regina Margherita


Nella stessa giornata, l’Aappartamento storico rimarrà aperto in orario serale, dalle 20.00 alle 23,00 (ultimo ingresso ore 22.00) al prezzo simbolico di 2 euro. L’iniziativa “Un sabato da re”.
L’iniziativa, nell’ambito dei progetti di valorizzazione 2022, è partita lo scorso 1° ottobre e prevede aperture con cadenza quindicinale. I prossimi appuntamenti sono in programma il 29 ottobre, il 5 e il 19 novembre 2022.
Per saperne di più
www.palazzorealedinapoli.org
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