Alessio Paduano| ilmondodoisuk.com
Qui sopra, uno scatto Alessio Paduano. In alto, la maternità vista da Stefania Gengotti

Stefania Gengotti e Alessio Paduano, protagonisti nella sala Assoli di Napoli. Per il sabato della fotografia, rassegna curata da Pino Miraglia e prodotta da Casa del Contemporaneo. domani mattina, sabato 15 febbraio, alle 11,30.
Ancora uno sguardo sulla fotografia contemporanea, ancora storie di donne. Due reportage a confronto. “9 months” di Gengotti narra la scelta di diventare madre in età adolescenziale. Con l’aiuto di una ginecologa, impegnata nella prevenzione e assistenza in uno dei consultori della Asl napoletana, l’autrice italofrancese racconta le storie di alcune ragazze  che tra fato, scelta e tradizione si trovano a gestire allo stesso tempo la fase problematica dell’adolescenza, l’istruzione e la complessità di diventare mamma.
Il freelance campano molto attivo su tematiche sociali scomode, con “The lost daughters of Nigeria” affronta il tema della prostituzione e dello sfruttamento delle donne nigeriane in Italia.
Paduano parte da Castelvolturno, comune del Casertano sul litorale domizio, a metà strada tra Napoli e Gaeta e un tempo presidio americano in stanza alle basi Nato di Napoli; sessant’anni fa era territorio votato a diventareuna sorta di piccola California napoletana, oggi è uno sterminato e desolante territorio fuori controllo.
Alessio racconta uno degli aspetti illegali della comunità nigeriana sul territorio improntata principalmente sullo sfruttamento di giovani donne nel campo della prostituzione. La prostituzione in strada e quelle delle connection house…Le storie di donne giunte in Italia con la speranza di un futuro diverso, si ritrovano invece a vendere il loro corpo,  vittime di ricatti, minaccie di morte e riti ju-ju.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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