Antonio Neiwiller 30 anni dopo. Sala Assoli da giovedì 19 ottobre (fino a domenica 22), Agenzia Teatri, Casa del Contemporaneo e Associazione Assoli presentano Vita immaginaria di Antonio Neiwiller 1948 > 1993 > ∞, quattro serate-evento dedicate allo straordinario poeta della scena teatrale, stroncato da una malattia a soli 44 anni (foto di Cesare Accetta, da sinistra Servillo, Neiwiller, Martone))
Un’occasione di ricordo e racconto che culminerà a Milano, nella speciale serata al Piccolo Teatro – Teatro d’Europa, in programma il 9 novembre, giorno in cui ricorre l’anniversario della sua scomparsa, evocando il rimpianto di enormi potenzialità che il destino ha reso parzialmente inespresse.
Si parte giovedì 19 ottobre (ore 20.30): in scena, La memoria bucata. Apparente soliloquio con Antonio Neiwiller di Antonio Raia, insieme a Walter Forestiere, il concerto si avvale degli apporti visivi di cyop&kaf (replica sabato 21 ottobre ore 22.00).
Da venerdì 20 a domenica 22 ottobre, l’opera di Neiwiller sarà rievocata attraverso i preziosi contributi di Antonello Cossia, che darà voce a Il Maestro è nell’anima. Parole, musica e immagini con e per Antonio Neiwiller; di Rossella Ragazzi regista del film Antonio Neiwiller Il monologo de L’altro sguardo; e dai ricordi spontanei dei compagni di scena dell’artista napoletano, protagonisti di Mutamenti e Movimento, Assoli e Uniti Liberi pensieri affettuosi.
Un’occasione per ricomporre la figura di un profondo innovatore della scena teatrale, a favore delle giovani generazioni, con testi, documenti audio e video assolutamente inediti. Costo del biglietto: 10 euro. Info e prenotazioni: 345 467 9142 – assoli@casadelcontemporaneo.it
La figura di Antonio Neiwiller, artista multicentrico e quasi irriconosciuto in vita, va acquisendo una dimensione profetica soprattutto fra le nuove generazioni che non hanno potuto conoscerne direttamente l’umanità e il valore, come il giovane musicista Antonio Raia, che mettendosi sulle tracce di Neiwiller, darà vita ad un’azione performativa con suoni e materiali d’archivio.
«Immagino questo mio lavoro – spiega- come uno strumento congegnato ad arte per rimettere in circolo, insieme ad altre sparute ma tenaci forze, una voce spesso lasciata sola o tenuta tra le pieghe ombrose di pochi addetti ai lavori La memoria bucata è per me un inno alla ricerca e all’esaltazione delle particolarità, dei dettagli più estremi e nascosti di ognuno di noi».
Preziosa ed estrema testimonianza dell’artista è anche il fantasmatico film Antonio Neiwiller Il monologo de L’altro sguardo. La pellicola vuole restituire il sentimento di quella poesia vissuta nel corpo, nella voce, nell’ombra della scena; testimoniare una presenza e uno sguardo possibili.

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