Un anno di arte a Scampia. Sabato 7 marzo ore 18.30, il Centro Hurtado – Polo Artigianale (Viale della Resistenza, Scampia, Napoli) ospita la presentazione del catalogo di arti visive “Corrispondenze di Frontiera”, edito da Colonnese. L’evento è presieduto dai curatori Pina Capobianco, Stefano Taccone e Matteo Lucchetti, modera Antonio Caferra.
Dall’ottobre 2007 fino a maggio 2008 il Centro è stato il padrone di casa del progetto artistico che prevedeva la partecipazione di otto artisti campani (Domenico Di Martino, Giacomo Faiella, Rosaria Iazzetta, Salvatore Manzi, MaraM, Mauro Rescigno, Antonello Segretario, Ur5o), cimentarsi, ognuno secondo la propria personale cifra artistica, interargendo con un ambiente appunto di “frontiera”, Scampia, periferia nord di Napoli in cui labile e sottile è il confine tra legalit  e illegalit , che affronta ogni giorno il peso del vivere quotidiano.
Il catalogo, con testi di Maurizio Braucci, Pina Capobianco, Dario Giugliano, Stefano Taccone e con la collaborazione di Serena Gaudino, arricchito da un esaustivo apparato iconografico costituente il ciclo “Corrispondenze di frontiera”, testimonia il lungo percorso espositivo che ha visto come un progetto artistico possa interessare e coinvolgere un luogo non avvezzo a manifestazioni artistiche e in cui è necessaria la partecipazione diretta ed emotiva del pubblico autoctono. Esso è stato protagonista, per una volta non di fatti di cronaca nera, ma di un lavoro di preparazione, diffusione e promozione di un particolare tipo di arte, che nonostante possa non esser capito o apprezzato da tutti, sicuramente ha fatto riflettere sulle potenzialit  e positivit  di una collaborazione unitaria.
Scrive Braucci “…Connettere, mettere in connessione, l’only connect shakesperiano, vuole suturare i tessuti di ferite aperte come quelle delle periferie napoletane, zone doppiamente dolorose, in quanto escluse e inoltre da un centro di per s gi  infiammato. Continuare ad investire il proprio talento, senza fermarsi a capitalizzarlo in immagini ed icone delle committenze, ci auguriamo questo, perch il difficile non è solo emergere nell’arte, ma anche rimanere a galla nella dignit …”.
L’iniziativa rientra nel progetto “Costruiamoci un orizzonte” che mira a sperimentare un modello di sviluppo e di crescita per il territorio attraverso tre linee di azione sostenere iniziative di educazione di strada destinate a ragazzi in dispersione e a rischio; offrire opportunit  culturali, attraverso l’arte visiva, musicale e la lettura; attivare la formazione di professionalit , in particolare con la costituzione di un laboratorio di legatoria e di restauro del libro.

In alto,un lavoro di Rosaria Iazzetta. In basso, da sinistra, opere di Segretario, Faiella e Manzi

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