Nell’informazione la fanno sempre da padroni le ragioni della “bottega”, della convenienza o talvolta fanno capolino anche le ragioni “del cuore”? A chi interessa fare giornalista “delle sfighe”, lontano dai centri di poteri, dai salotti vip, dalle conferenze stampa roboanti con buffet finale? Eppure qualcuno i messaggi in bottiglia, in un mare che le bottiglie sommerge, continua a mandarli, affinch con chiarezza ed onest , senza sensazionalismi si faccia luce sul sommerso. Molte muri di cemento e confini di filo spinato sono stati abbattuti. Barriere invisibili ogni giorno si alzano e marcano la distanza dalle mille storie di esclusione che spesso non si vedono. Qualcuno le raccoglie e d  loro voce. Come le giornaliste Daniela de Robert e Paola Springhetti, presenti all’incontro “Solidariet  nascoste” Quale spazio per l’informazione nel sociale? L’UCSI Campania e l’Emeroteca Tucci hanno organizzato l’evento con Ida Parisi, Donatella Trotta e don Tonino Palese.
Paola Springhetti ha dedicato un volume al giornalismo di serie B, vicino alle battaglie della societ  civile, ai poveri, agli esclusi, agli “sfigati”. Nel suo Solidariet  Indifesa: L’informazione nel sociale” (Editrice Missionaria Italiana, pp. 192, euro 10,00) riflette sul rapporto tra volontariato e media e analizza la “asocialit ” dei media mainstream, che la Springhetti definisce “asociali” perch “non solo non riescono a costruire societ , ma nemmeno a rispecchiare il mondo circostante, il giornalismo alternativo che, quando non si lascia schiacciare da uno sguardo eccessivamente autoreferenziale, riesce a diventare realmente indipendente, dotato di caratteristiche: hard news contro soft news, sobriet  stilistica contro spettacolarizzazione, approfondimento contro superficialit , indipendenza contro manipolazione, utilizzo di fonti non istituzionali, orientamento al sociale contro orientamento al mercato, pubblico di nicchia contro pubblico generalista”. Le fa da contraltare Daniela de Robert , che con Bollati Boringhieri ha pubblicato “Frontiere nascoste”. Storie ai confini dell’esclusione sociale, euro 15,00. L’autrice, che lavora alla redazione esteri del Tg 2, da sempre è attenta alle questioni sociali, ha realizzato servizi sulle problematiche del disagio, della povert , dei minori, dei paesi poveri, del mercato degli esseri umani, dello sfruttamento sessuale, degli istituti di pena. Le frontiere dell’esclusione sono come gli asparagi selvatici, “all’inizio non riesci a vederli, li confondi mimetizzati come sono con l’erba e gli sterpi. Poi pian piano l’occhio si abitua e li riconosci da lontano”. Cos scrive Daniela de Robert nelle prime righe del volume, una verit  che è anche un canto di speranza.

Emeroteca Tucci, Palazzo delle Poste, Piazza Matteotti (II piano)
Venerd 20 novembre 2009
Ore 16.00-18.00

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