A Siena “Perceive Isis’ colours”, un progetto (realizzato dal Mann e dal Cnr ispc) per far scoprire i colori perduti del Tempio di Iside di Pompei, oggi custoditi al Museo archeologico nazionale di Napoli. Si inaugura lunedì 8 settembre, alle14:30, nell’ambito del Digital heritage 2025 Expo a Siena, a Palazzo San Niccolò (Università di Siena)
L’esposizione dimostra come la ricerca interdisciplinare possa
tradursi in nuove forme di comunicazione museale, inclusive, partecipative e accessibili, capaci di unire rigore scientifico e approccio emozionale. Si restituiscono al pubblico non solo la bellezza del colore, ma anche la consapevolezza del suo significato culturale e simbolico.
La mostra è un viaggio virtuale nel Tempio di Iside di Pompei e si snoda in due percorsi: Echoes of loss, dedicata alla ricerca sulla policromia antica e sulla fragilità dei pigmenti, esemplificata attraverso strumenti interattivi che illustrano il lavoro di diagnostica e ricostruzione digitale; The gifts of Isis, un’esperienza multi sensoriale che ricostruisce il tempio prima della sua distruzione, restituendo il ruolo rituale e simbolico del colore nel culto isiaco.
Attraverso ricostruzioni 3D, intelligenza artificiale, imaging multi spettrale, repliche fisiche e installazioni interattive, la mostra mette in discussione l’immagine stereotipata “in bianco e nero” della scultura antica – che nella percezione comune è sempre in marmo bianco per suggerire al pubblico una prospettiva “a colori”, più vicina alla realtà storica.
Una metodologia che combina lo studio analitico delle tracce di pigmenti, fonti storiche e iconografiche con ricostruzioni digitali ad alta
precisione. In questo modo, opere come la Venere Anadiomene tornano a mostrare la vividezza cromatica originaria, offrendo una prospettiva più completa sull’antichità.
Nelle foto, ricostruzione del Tempio di Iside e le riprese della processione per i video dell’applicazione

Siena/ “Perceive Isis’ colours”: the lost beauty of Pompeii’s Temple in 3D
In Siena, “Perceive Isis’ Colors,” a project (developed by the MANN and the CNR ISPC) to uncover the lost colors of the Temple of Isis in Pompeii, now housed at the National Archaeological Museum of Naples. It opens on Monday, on the 8th of September,, at 2:30 PM, as part of the Digital Heritage 2025 Expo in Siena, at Palazzo San Niccolò (University of Siena).
The exhibition demonstrates how interdisciplinary research can
translate into new forms of museum communication that are inclusive, participatory, and accessible, combining scientific rigor with an emotional approach. It restores to the public not only the beauty of color, but also an awareness of its cultural and symbolic significance.
The exhibition is a virtual journey through the Temple of Isis in Pompeii and unfolds in two sections: “Echoes of Loss,” dedicated to research on ancient polychromy and the fragility of pigments, exemplified through interactive tools that illustrate the work of digital diagnostics and reconstruction; The Gifts of Isis, a multi-sensory experience that reconstructs the temple before its destruction, restoring the ritual and symbolic role of color in the cult of Isis.
Through 3D reconstructions, artificial intelligence, multi-spectral imaging, physical replicas, and interactive installations, the exhibition challenges the stereotypical “black and white” image of ancient sculpture—which, in common perception, is always in white marble—to suggest to the public a “colorful” perspective, closer to historical reality.
This methodology combines the analytical study of traces of pigments, historical and iconographic sources with high-precision digital reconstructions.
In this way, works such as the Venus Anadyomene regain their original chromatic vividness, offering a more complete perspective on antiquity.