Resterà memorabile nella mente di chi lo ha applaudito al Diana,  il suo “Natale in casa Cupiello”  portato in scena nel 1998 in un teatro gremito, in tutte le repliche napoletane. Lui stesso rideva a scena aperta in alcuni tratti di una commedia dai risvolti amari, che caratterizzavano i lavori di Eduardo De Filippo.
Se n’è andato oggi, Carlo Giuffrè, intenso protagonista del teatro italiano e non solo partenopeo alla veneranda età di quasi 90 anni (che avrebbe compiuto il 3 dicembre),  bravo sul palco quanto Eduardo in quella che è la sua più celebre commedia (foto).
Nelle note di regia dello spettacolo dove recitava al fianco, tra gli altri, di una strepitosa Angela Pagano, scriveva: «Io sono solo un attore che cerca di avvicinarsi il più possibile all’animo dell’autore. Sono un allievo che rende omaggio al maestro recitando con umiltà e trepidazione questa commedia, nutrendo la speranza di non deludervi e che alla fine in un clima di generale commozione, ognuno di voi, come Nennillo, possa dire: “Me piace o presepio” e insieme ringraziare Eduardo che dall’alto spero mi guardi con benevolenza ».
Un omaggio impeccabile grazie a quell’amore per il teatro che lo ha accompagnato  tutta la vita.  E la sua Napoli si associa al cordoglio espresso dal  primo cittadino, Luigi de Magistris: «Ci lascia un grandissimo artista molto amato dal grande pubblico anche per il sodalizio artistico con il fratello Aldo, scomparso nel 2010. Lo ricordiamo  per i ruoli accanto a Eduardo De Filippo, nelle tante commedie napoletane e per i numerosi film e le fiction nelle quali ha lavorato fino a pochi anni fa. Scompare un artista vero, un grande napoletano. Il teatro napoletano è in lutto».

 

 

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