Nell’epoca del  Teatro dai claim altisonanti il San Carlo presenta la stagione 2022/23 al grido di Oper Mind. Non ci soffermeremo sulle molteplici interpretazioni del claim. Ognuno cerchi i significati che più gli confanno, se vuole. 
Quello che ci interessa è sottolineare come, in risposta agli anni che hanno visto una riclassificazione della nostra percezione di individui (e queste sono parole del sovrintendente Lissner, ph Vito Lorusso), il Massimo Napoletano si presenti con un mix bilanciato tra la più inamovibile tradizione (qui la pesantezza non c’entra, si parla piuttosto di Opera Eterna)  e briose sferzate di nuovo.
Come disse il saggio: il primo passo è la prudenza, il secondo l’audacia. La stagione 2022/23 omaggia i grandi e i grandissimi, sottolinea la presenza di artisti ormai di casa, ritrova protagonisti collaterali che, negli ultimi anni sotto guida francese, hanno significato nuova internazionalizzazione e nuova energia per il teatro dell’opera attivo più antico del Mondo.  
Dodici titoli d’Opera, diciassette concerti, cinque  balletti. Cinque le produzioni nuove. Seconda edizione per l’acclamato festival pianistico, che vede ben cinque pianisti su sei al loro debutto assoluto a Napoli. Seconda edizione anche per la musica da camera. 
Poi, ancora, quattro tournée che porteranno l’Orchestra diretta da Maurizio Agostini, l’accademia del San Carlo e l’Otello con Kaufmann sotto la direzione di Michele Mariotti, in giro per l’Europa. 
Si parte l’8 ottobre con Anna Netrebko, svincolata dalle polemiche che l’hanno coinvolta all’inizio del conflitto ucraino, presupposta era una sua vicinanza a Putin per la mancata presa di posizione sulla guerra. 
Il soprano russo,  sotto la  direzione di Jader Bignamini, Music Director a Detroit, si produrrà in una serie di omaggi a Verdi, Puccini, Donizetti, poi Wagner,  Saint-Saëns, Čajkovskij, aprendo ufficialmente le celebrazioni per il centenario dalla nascita di Maria Callas (2 dicembre 2023).
L’opera di inaugurazione sarà invece il Don Carlo di Verdi, diretto da un Juraj Valčuha fresco di nomina a Music Director alla Houston Symphony Orchestra. Nei panni di Don Carlo ci sarà Matthew Polenzani, Ludovic Tézier a darsi il cambio con Ernesto Petti nel ruolo di Rodrigo mentre Michele Pertusi sarà Filippo II. Una serata che vedrà molti esordi sul sacro legno napoletano, a partire dal regista, il tedesco Claus Guth. Uno spettacolo con sul palco numerosi allievi dell’accademia del San Carlo.
L’Opera vedrà anche il ritorno al San Carlo di Emma Dante e Fedran Ozpetek, impegnati entrambi con capolavori pucciniani, rispettivamente La Bohème e Madama Butterfly. Il direttore dello Stabile Roberto Andò presenterà, su testo di Colm Toibin e con la musica di Ludovico Einaudi, Winter Journey, uno spettacolo/denuncia della tragedia migratoria nel nostro Mediterraneo, su cui si è consapevolmente chiuso gli occhi. 
Un programma, quello dell’opera che vedrà tanto Verdi, tanto Puccini, ma anche Donizetti, Mozart, Bellini fino alle ampie falcate nel repertorio Wagneriano. Dan Ettinger dirigerà Die Walküre, con Jonas Kaufmann e numerosi debutti.  
Ettinger, direttore d’orchestra israeliano, dal primo gennaio 2023 sarà in nuovo direttore musicale del San Carlo e dirigerà anche alcuni dei concerti più suggestivi. Esempi sono quelli che vedranno a Napoli i violinisti Linus Roth e Giuseppe Gibboni, ventunenne salernitano che ha riportato in Italia il premio Paganini. L’ultima volta per un italiano era stato il 1997, e lui ancora non era nato. 
Grande suggestione per molti altri concerti: Karel Mark Chichon dirigerà in concerto sinfonico il chitarrista Josè Maria Gallardo del Rey, maestro del flamenco ed erede in parte della tradizione di Paco De Lucia. 
La napoletana Anna Pirozzi sarà con Freddie di Tommaso, il tenore italo-britannico che qualcuno ha definito un giovane Placido Domingo.
Henrik Nànàsi dirigerà il concerto per Natale, con il coro femminile e il coro di voci bianche del San Carlo. 
La danza apre con il lago dei Cigni diretto da Martin Yates, diviso in due parti, dal 22 dicembre al 31 dicembre 2022.
Grande attesa, come già detto, per il secondo festival pianistico, con il ritorno di Arcadi Volodos, dopo l’entusiasmo suscitato al festival fresco di chiusura. Al piano si alterneranno: Maria João Pires, pianista portoghese con sessant’anni di carriera alle spalle; Alexandre Kantorow, che qualcuno ha definito Liszt reincarnato, capace di sbancare la sedicesima edizione del premio Čajkovskij; Filippo Gorini, vincitore del concorso Beethoven di Bonn e del premio Abbiati;Yulianna Avdeeva, gia vincitrice del premio Chopin, Jean-Paul Gasparian.
Aspettative anche per il ritorno della musica da camera con i Professori d’orchestra del teatro San Carlo e un repertorio che mette insieme Mozart, Brahms, Beethoven, Schumann , Šostakovič e altri. 
Il San Carlo con Oper Mind propone un programma insieme agile, corposo, commovente e lo fa con una dose di flessibilità in più, necessaria soprattutto nel momento in cui per circa tre mesi  parte della programmazione verrà dirottata verso il palco del Politeama, a causa di un restauro che interesserà buona parte del teatro che De la Chavanne paragonò al tempio del Sole. 
Il risultato è una stagione ricchissima che abbraccia la lirica in tutte le sue forme più squisite, con un carico emotivo altissimo e con la presenza delle grandi stelle che la città di Napoli merita.
Per il programma completo, tutte le date e i prezzi della stagione 2022/23 si rimanda al sito ufficiale del Teatro San Carlo.
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