«Ho deciso di lasciare, questa è la mia ultima edizione». Giulio Baffi lo annuncia alla conferenza stampa beneventana della XXXVI rassegna Benevento citt  spettacolo ( 4- 13 settembre 2015), uno dei festival più antichi d’Italia. Baffi alla guida dell’evento da sei anni aggiunge «Nel ringraziare tutti i partner, le tante associazioni, la sovrintendenza e tutti quanti hanno espresso il desiderio di partecipazione costruttivo, saluto quest’anno un festival al quale sono molto legato, al quale ho dato tanto e dal quale ho tanto ricevuto. L’anno prossimo Benevento Citt  Spettacolo dovr  cercarsi un nuovo direttore artistico. Me ne vado, però, soddisfatto». E snocciola numeri che numeri parlano chiaro negli ultimi 5 anni sono state registrate circa 40.000 presenze per un importo pari a oltre 181.000 euro, con una media di 136.000 euro annui. «Questo vuol dire- conclude- che il festival è piaciuto, è seguito e lascia segni della sua presenza. Citt  Spettacolo fa parte della mia storia da 35 anni e continuerò a seguirla anche se come spettatore, sempre consapevole della sua importanza. Benevento Citt  Spettacolo è una realt  che c’è e ci sar  e che mi ha dato l’opportunit  di lavorare bene».
Il festival, dedicato nell’edizione attuale a ” Miti, eroi e gente comune” propone 20 spettacoli tra prosa, danza, musica, mostre, convegni, iniziative collaterali nel suggestivo Teatro Romano. In apertura lo spettacolo “Orestea” di Eschilo musiche di Verdi realizzato dai maestri e allievi del Conservatorio “Nicola Sala” che andr  in scena al tramonto fino a notte, circa tre ore, con Elisabetta Pozzi, Mariano Rigillo, Angela Pagano, Gaia Aprea, Giacinto Palmarini, Paolo Serra.
Si parte venerd 4, con la serata inaugurale, alle 21 nel teatro romanoin scena, il gran gal  lirico/sinfonico “Il genio amato, il mito di Giuseppe Verdi raccontato dalle sue donne”. In programma domenica 6, alle 6 di mattina, il tradizionale”Concerto all’alba” per ottoni e il “Leggero ma non troppo”(ore 21.30) dedicato alla musica di una leggenda della musica, Cole Porter e in “prima nazionale” “L’amore per le cose assenti” scritto e diretto da Luciano Melchionna, esilarante autopsia dei sentimenti (sabato 5); “Sandokan o la fine dell’avventura” (13 settembre), originalissima versione del romanzo di Sandokan, firmata da Giovanni Guerrieri, ambientata in una cucina con l’esercito di Mompracen composto da ravanelli, verza, carote e patate, “Raccontami Benevento” , una serie di momenti di teatro ispirati alla storia della citt  e le “Letture stregate”, convegno organizzato dal Centro Napoletano di Psicoanalisi e Societ .

Per saperne di più sul programma

www.cittaspettacolo.it/BnCs2015/home.php

Nelle foto, in alto, Luciano Melchionna e Giuseppe Verdi (ritratto di Boldini)

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