Ferdinando Tricarico, poeta del gi  conosciuto per i versi esilarati e affollati di voci di “Se me lo dicevi prima” pubblicati non molti anni fa nel libro di foto-scritture “Attraversamenti” (Michele di Salvo Editore), si propone ai lettori con un nuovo esperimento. Dopo “Courage” che è poi il primo libro tutto suo con una nota introduttiva firmata Mariano Baino, si presenta al pubblico con temi attuali e sinceri. “Per me scrivere poesia e in particolare poesia di sperimentazione, è la condanna a una passione molto intensa, a una continua militanza esistenziale, una roba non monetizzabile, una ebbrezza senza prezzo se non quello che socialmente pago nell’essere artisticamente desueto e fuori commercio”. La presentazione è per domani, mercoledi 2 marzo (ore 22) allo U-Turn Music bar di Napoli, in vico Pallonetto a Santa Chiara 15/C.

La serata nasce dalla vivacit  di imprenditori, intellettuali e artisti napoletani come Nino Bruno e Massimo Sacchi che hanno scommesso, nel cuore del centro storico, su un music bar underground come U-Turn proponendo ai giovani e meno giovani di Napoli un modo molto europeo di incontrarsi tra cultura, arte e divertimento.

“E, per quanto mi riguarda, dalla voglia di condividere con la mia citt  dieci anni di azione poetica e di sperimentazione linguistica in un luogo che sento per atmosfera e suggestioni amico della ricerca libera” afferma l’autore. E’ un reading in due tempi nel quale Ferdinando Tricarico ripercorre 10 anni di azione poetica e di sperimentazione linguistica. La serata richiama due testi chiave nella produzione poetica di Tricarico “Clic 35” contenuto nella raccolta di foto-scritture “Attraversamenti” manifesto del gruppo culture in movimento attivo a Napoli nei primi anni del nuovo millennio e “Precari t 24 acca” (Oèdipus) manifesto di una generazione sfiduciata che galleggia nella crisi globale. Ci si interroga sulla perdita di senso del tempo nella societ  della precariet . Nel mondo dei rapporti virtualizzati, della mercificazione del sapere e della parola conforme sbattere contro uno spettacolo che cerca la bellezza nell’oralit  poetica e nella parola non commerciabile sia il solo cortocircuito per creare nei giovani un interesse autentico e non malamente indotto per la lettura.

Eventi come questo possano avvicinare le persone e soprattutto i giovani alla ri-scoperta della lettura. Il risultato è una ben costruita macchina che genera contagiose stimolazioni grazie soprattutto a un fecondo uso della lingua, che rilancia sempre, friziona e scarta non consentendo assuefazione, ma necessita piuttosto di continua lucidit  per tener dritta la rotta.

In foto, Ferdinando Tricarico

RISPONDI

This site is protected by reCAPTCHA and the Google Privacy Policy and Terms of Service apply.