Dalla penisola sorrentina, un’idea. La visiera protettiva per la Festa della mamma. La lancia l’iniziativa No molestie di strada, cofondata da Alma RondaniniBasta poco: una bottiglia, un tappo di sughero e i manici di una busta di carta (foto).
 Un’intuizione nata durante la quarantena grazie ad Alma in cerca di un video per creare una visiera: «Quasi tutti i tutorial in rete presentano almeno uno o due componenti che solo una persona esperta del fai-da-te possiede». Dopo essersi consultata con una delle sue mamme sociali per riflettere sugli oggetti più comuni, ha pensato di dare nuova vita a elementi facilmente reperibili.
Il video, senza audio per permettere la fruizione anche alle persone non-udenti, particolarmente marginalizzate in questo periodo, mostra come trasformare in pochi semplici passaggi una bottiglia di plastica trasparente, un tappo di sughero e i manici di una busta di carta in una visiera pratica, colorata ed economica.
Spiega la giovane donna di Meta: «Mi sono subito adoperata contattando maestre, professoresse e dirigenti scolastiche  per proporre il tutorial come possibile lavoretto da inquadrare nella Didattica a Distanza. Credo che la Festa della Mamma di quest’anno sia un’ottima occasione per riflettere sul concetto di cura che ricade troppo spesso interamente sulle donne».
Il desiderio è quello di coinvolgere papà
e figure di riferimento maschili nell’aiutare a realizzare la visiera. E numerose sono le classi che hanno già adottato il progetto.
I fotogrammi finali si propongono di ribaltare il concetto di “cura”:  compito non esclusivo della donna, ma di tutta la società. Le parole chiave sono “Rigeneriamo”, “Riflettiamo” e “Ringraziamo”, azioni che  propongono uno sguardo consapevole al futuro, alla sicurezza nei luoghi pubblici e alla società basata sull’uguaglianza di genere. Cura rivolta a tutti: alle mamme, all’ambiente, alla comunità.
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