Il dialogo ebraico cristiano da sempre è stato oggetto di attenzioni particolari da parte dei nostri Enti locali che hanno posto in essere iniziative ed eventi di elevato valore morale a testimoniare che è vivo l’interesse per combattere qualsiasi forma di intolleranza e di razzismo. La citt  di Napoli, testimone di una profonda integrazione tra ebrei e cristiani, ha voluto offrire ad Alberta Levi Temin una targa per sottolineare la gratitudine che la citt  nutre nei suoi confronti e nei riguardi del suo impegno, in occasione del suo novantesimo compleanno. Alberta Levi Temin oggi è membro della Comunit  Ebraica di Napoli, gi  presidente dell’Associazione Amicizia Ebraico Cristiana di Napoli. Una donna che porta con s un grande bagaglio di ricordi e di episodi legati al duro periodo della Shoah. Era il 1943 quando le truppe naziste entrarono nella sua casa di Roma e portarono via tutti i suoi parenti. Lei sfugg alla cattura per puro caso essendosi “nascosta fuori ad un balcone” – come è descritto nel libro a lei dedicato “La storia di Alberta” . La madre e le sorelle furono rilasciate perch si dichiararono cattoliche. Nel 1945 giunge a Napoli e sposa Fabio Temin. Dal 1995 al 1999 è stata presidente dell’associazione Amicizia Ebraico Cristiana. Nata a seguito dei tristi eventi della seconda guerra mondiale, fu fondata a Napoli nel 1987 per la volont  del Cardinale Corrado Ursi, e da allora l’impegno dell’Associazione è stato quello di diffondere la cultura della tolleranza e del rispetto delle diversit , tenendo lontano qualsiasi forma di antisemitismo. Un percorso lungo e difficile, ma nel quale è necessario impegnarsi per un mondo migliore.
L’impegno di Alberta verso le giovani generazioni è stato assiduo e continuo, migliaia sono stati i ragazzi che hanno ascoltato i suoi racconti, tanto che nel 2006 la ESI ha raccolto in un volume dal titolo “Poesie per Alberta”, una silloge dei più bei versi scritti dagli alunni delle scuole che ha incontrato nel corso della sua opera di dialogo interreligioso e culturale. I suoi racconti e le sue testimonianze sono il segno tangibile della ferocia del genere umano verso l’umanit , rappresentano I dolori di una vita vissuta durante le leggi razziali e la deportazione nei campi di concentramento di tanti poveri innocenti.
Da sempre ha combattuto per la verit  e l’uguaglianza. Si è impegnata con grande passione nel primo incontro ufficiale a Napoli tra ebrei e palestinesi. Nel 2006 la Regione Campania le confer il premio Campania per la Pace. Oggi il Comune di Napoli ha voluto ricordare ai cittadini l’impegno di chi ha saputo offrire il suo talento, la sua passione per una societ  più giusta. Ancora adesso, tra i numerosi impegni, sostiene il progetto Saving Children per la cura dei bambini palestinesi negli ospedali israeliani.
“Sono una modesta portatrice di pace tra i giovani afferma commossa durante la consegna del premio non racconto quello che ho passato, ma parlo ai giovani di razzismo, perch se un Dio c’è è un Dio di tutti. E’ giusto che i giovani imparino a guardare l’umanit  nel suo complesso. La vita è una cosa meravigliosa e lo deve essere per tutti”.
Il dibattito culturale e pedagogico pone l’accento sull’educazione alla convivenza civile e democratica, un tema che è tanto presente quanto complesso. L’esperienza educativa di Alberta rappresenta un esempio di grande attualit  da cui, educatori e non, possono trarre spunti di elevato valore etico, di cui tutti, e soprattutto i giovani, hanno bisogno.

In foto, Alberta Levi Temin con il sindaco Iervolino

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