Sono pagine a tinte calde, sonore, in cui palpita la vita di Napoli, un “Paradiso abitato da diavoli”, quelle del nuovo libro di Giovanni Nurcato, “L’emergenza” (Kairòs Edizioni), cronaca di un’ emergenza infinita, sul tema dei rifiuti campani, un problema che da sempre affligge la nostra regione e che ne compromette l’immagine contribuendo ad accrescere l’antimeridionalismo. Il racconto si apre con un episodio ambientato nel 1976 dove l’autore, ricambiando l’affettuosa ospitalit  di cui aveva goduto in precedenza, invita a casa una comitiva di amici di Varese. Notando le differenze, quasi abissali, tra le due citt , era molto incerto sull’impressione che avrebbero ricevuto, poich in quel periodo Napoli era mortificata da terribili lotte tra clan camorristici ed invasa da tonnellate di rifiuti. Sentendosi responsabile di quel che gli amici avrebbero potuto pensare sulle condizioni della citt , programmò un itinerario che potesse impressionarli il più possibile positivamente Posillipo, via Orazio, via Petrarca, il Cristo velato. Ma quello che folgorò i varesini fu proprio lo “sgangherato pulsare quotidiano” e si fecero addirittura fotografare dinanzi a cumuli di immondizia. E nello scusarsi per l’inconveniente circostanza, si sent rispondere “Questa è una citt  dove ognuno fa quello che pensa e dove tutto è possibile. Questa è Disneand, ma quale emergenza e emergenza…”.

“Con questo racconto che definirei allegorico e paradossale ha sottolineato Nando Vitali, esegeta di alcuni tra i maggiori scrittori napoletani del Novecento Nurcato ci rende protagonisti, ci stupisce, ci avvince, ci trascina di fronte ad una galleria del presente, senza peli sulla lingua. Dietro lo scrittore comico e irriverente c’è uno spietato moralista, un fustigatore”.

Non un dibattito, dunque, non la solita satira, non un’alzata di polemiche contro le istituzioni sempre più in bala di se stesse e della loro inettitudine.

Sul testo cos si è espresso il giornalista Piero Antonio Toma “Come non notare la seconda parte del libro, a dir poco esilarante, dove sono riportati una carrellata dei comportamenti tipici del cittadino partenopeo, una classificazione, una sorta di pagella i Fetacapisci, i Congiuristi, i Siamomeglisti, i Retroanalisti”.

“Viviamo in una citt  sul mare ma non di mare asserisce l’autore, imprenditore metalmeccanico Non abbiamo mai espresso un turismo degno di questo nome, poich è sempre stato visto come occasione da cogliere al momento, un’attesa predatoria del turista e non come investimento”.

Un invito quindi, dai toni scherzosi, alla riflessione, ad un inversione di tendenza contro la rassegnazione.

In foto, copertina del libro scritto da Giovanni Nurcato

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