Fantasy/L’impero delle clessidre: lotte di potere nel regno di Zimania. Ecco il primo volume della trilogia di Mario Attilieni

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“L’impero delle clessidre” di Mario Attilieni (Libeccio edizioni, pagine 272, euro 16,80) è il primo volume di una trilogia fantasy che promette già da questo esordio di intrattenere e di stupire il lettore. A quest’opera seguiranno i romanzi “La vendetta degli Unicorni” e “La Profezia dell’Autunno”, in cui potremo conoscere lo sviluppo dell’avventura di Dante e Achille, rispettivamente padre e figlio, che vengono catapultati in un mondo fantastico e dovranno trovare il modo di tornare nella loro realtà.
Ciò che rende affascinante l’opera è l’idea di far viaggiare i due protagonisti nel mondo creato proprio da uno di loro: il regno di Zimania, infatti, è stato raccontato nel libro che Dante ha scritto per suo figlio, come regalo per i suoi diciotto anni.
Nel momento in cui Dante dona il libro ad Achille, i due vengono attirati dal vortice prodotto dalla magia che riposa all’interno del volume: quando si risvegliano su una nave che sta subendo un assalto, solo il ragazzo si sente preda di una profonda confusione, perché il padre comprende subito di trovarsi nel mondo da lui creato.
Egli è sollevato: se è parto della sua fantasia, ha le chiavi di tutto; purtroppo apprende in fretta che non è proprio così, perché essere l’autore non gli conferisce l’onniscienza. Infatti, può conoscere la storia generale e tutti i personaggi principali, ma da ogni azione se ne generano spontaneamente infinite altre, che originano a loro volta delle diramazioni che egli non può controllare; Dante ha quindi delle lacune, soprattutto considerando che lui e il figlio approdano a Zimania otto anni dopo la fine del libro da lui scritto.
L’autore ci fa riflettere sulle responsabilità e sui limiti della creazione letteraria e sulla capacità straordinaria che ha uno scrittore di plasmare mondi e di forgiare identità: un dono che è a tutti gli effetti un potere magico.
Un altro fattore interessante da considerare quando ci si approccia a questo libro è la preponderanza delle dinamiche socio-politiche ed economiche, che influenzano non poco l’avventura di Dante e Achille e che fanno avvicinare il romanzo alle opere facenti parte della saga “Le cronache del ghiaccio e del fuoco” dello scrittore statunitense George R. R. Martin.
Troveremo, quindi, violente lotte per il potere, racconti di un passato di colonizzazioni, ibridazioni e astute macchinazioni per conquistare l’ambìto trono del regno di Zimania. L’autore è molto attento a ogni più piccolo particolare, e ciò rende la storia raccontata credibile e realistica anche nelle sue componenti più immaginifiche. (Ernesto Bini)

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