Sarà un evento speciale, quello di giovedì 25 novembre. Per tutto il giorno, dalle dieci del mattino alle diciotto, il Pio Monte della Misericordia aprirà le porte al pubblico. Alla scoperta delle opere, con un tour inedito che vuole narrare una storia secolare, svelando misteri e curiosità sul patrimonio artistico dell’istituzione.  
Una giornata particolare per celebrare un momento importante, un nuovo tassello che chiude finalmente un cerchio,  che mette un punto per andare da capo, con una consapevolezza maggiore e con una voglia di aprirsi al mondo.
Proiettando la cultura e l’immenso sapere racchiuso nell’antica sede in via dei Tribunali tra la gente, nelle piazze, sotto il cielo di Napoli, dove la bellezza può solo portare nuova bellezza in luoghi trascurati ma ricchi di fascino, storia e tradizione.
Del resto questo è sempre stato il desiderio e lo scopo dei sette nobili che nel 1602 lo fondarono: svolgere opere di carità e assistenza sul territorio.
La settimana scorsa è stato presentato il nuovo catalogo del suo patrimonio storico e artistico. Una pubblicazione a cura di Paola D’Alconzo e Luigi Pietro Rocco di Torrepadula, con la collaborazione di Loredana Gazzara.


Una serata che ha visto il sovrintendente Alessandro Pasca di Magliano salutare e dare la parola a Luigi La Rocca, soprintendente archeologia, belle arti e paesaggio per il Comune di Napoli, Rosanna Romano, direzione Generale per le politiche culturali e il turismo della Regione Campania, Felice Casucci, assessore alla semplificazione amministrativa e Turismo della Regione Campania, Mia Filippone, vicesindaca fresca d’incarico e Andrea Mazzucchi, direttore del dipartimento di studi umanistici dell’Università di Napoli Federico II.
Dopo quattro secoli, a 50 anni dall’ultima volta, l’istituzione festeggia con “Pinacoteca Porte Aperte”, giornata di condivisione con il pubblico, i turisti e la città tutta, la pubblicazione di un volume che raccoglie saggi, schede e apparati di tutto i suoi tesori. Ottocento pagine, edite da arte’m, divise in due tomi per divulgare una storia che non nasce e muore con Caravaggio. 
Il catalogo è stato raccontato e analizzato nel corso della serata in un incontro moderato dallo scrittore e conduttore radiofonico Piero Sorrentino con Francesca Cappelletti, direttrice Galleria Borghese, Francesca Amirante, presidente Progetto Museo, Bianca de Divitiis, comitato scientifico del Pio Monte della Misericordia e l’architetto Fabio Mangone,
Molti conoscono il Pio Monte per il celebre dipinto di Michelangelo Merisi, ovvero il Caravaggio, Le sette opere della Misericordia che si trova sull’altare maggiore della chiesa: l’autore vi raffigura persone del quotidiano affacciarsi e donarsi al mondo, dedite alle attività di beneficenza dell’ente. 
Ma il Pio Monte è molto altro: anche nella chiesa troviamo opere di Battistello, Giordano, Santafede, Forlì e Azzolino nelle cappelle laterali. 
Al primo piano sono visibili le sale della Quadreria ricche di dipinti e sculture, arti applicate e arredi. In particolare si può ammirare la collezione di Francesco De Mura, pittore molto attivo a Napoli nella seconda metà del settecento che non avendo eredi lasciò tutto all’associazione, tra cui molti splendidi bozzetti che lasciano senza parola per la cura dei dettagli. 
Ritroviamo la Pietà di Andrea Vaccaro e Ribera, l’autoritratto di Luca Giordano e le tele di Mattia Preti e poi uno spazio autonomo dedicato all’arte contemporanea. 
Già solo l’antica sede costruita dal regio architetto Francesco Antonio Picchiatti meriterebbe una visita a sé con gli arredi, i marmi e i paramenti sacri. 
Il catalogo, frutto di cinque anni di lavoro che ha coinvolto studiosi e giovani ricercatori, personale interno e docenti di vari atenei, vuole proprio per questo evitare ogni possibile protagonismo tra le opere e gli artisti presenti. Ogni singolo lavoro ha il suo spazio e la sua scheda.  Tutti hanno contribuito nei secoli al variegato complesso di beni che rendono il Pio Monte la meraviglia che è oggi. 
Questa opera omnia, dedicata alla memoria di Gianpaolo Leonetti di Santo Janni, uomo di cultura, sovrintendente del Pio Monte di Misericordia, direttore del Museo Filangieri e fondatore e vicepresidente dell’associazione “Amici di Capodimonte, si divide in due parti.
La prima raccoglie saggi su temi differenti: dalle vicende architettoniche dell’edificio alla riscoperta della cappella musicale, dalla formazione della biblioteca alla rilettura delle opere collocate nella chiesa.
La seconda si concentra sulle opere della Pinacoteca, dove trovano ampio spazio anche le arti applicate e gli argenti. 
Il catalogo è realizzato grazie al sostegno della Regione Campania,

Direzione Generale Politiche Culturali e del Turismo U.O.D. Promozione e Valorizzazione Musei e Biblioteche e in collaborazione con il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.
Un lavoro corale che raccoglie i contributi di 40 autori: Tommaso Borgogelli, Lucia Castaldi, Angelo Castaldo, Angela Catello, Stefano Causa, Mario Codognato, Paola D’Alconzo, Stefano De Mieri, Antonella Dentamaro, Ugo Di Furia, Silvia Evangelista, Tatiana Falsini, Viviana Farina, Gianluca Forgione, Loredana Gazzara, Enrico Ghetti, Laura Giusti, Sabrina Iorio, Maria Grazia Leonetti Rodinò, Tomaso Montanari, Silvana Musella Guida, Michele Nicolaci, Roberto Nicolucci, Giuseppe Porzio, Gianluca Puccio, Mario Quarantiello, Sara Ragni, Concetta Restaino, Pierre Restany, Adriana Rispoli, Luigi Pietro Rocco di Torrepadula, Augusto Russo, Mariano Saggiomo, Simona Starita, Bianca Stranieri, Claudio Strinati, Federica Testa, Laura Trisorio, Isabella Valente, Andrea Zezza.
©Riproduzione riservata 
Nelle foto, la presentazione al Pio Monte della Misericordia e il catalogo appena pubblicato


PER PARTECIPARE ALL’EVENTO
Ingresso libero fino a esaurimento posti – prenotazione obbligatoria entro il 24 novembre su www.piomontedellamisericordia.it, tasto “prenotazioni” – sarà richiesto di esibire il green pass.

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