Tutta l’Universit , nient’altro che l’ Universit nel magnifico colore giallo politicamente neutro, artisticamente napoletano, giura il direttore, Paolo Iannotti nelquindicinale Ateneapoli, giunto al suo venticinquesimo compleanno . La testata,con sede in via Tribunali, a Palazzo Spinelli,è il primo caso nazionale di editoria universitaria. Si occupa principalmente di orientamento universitario, con numeri speciali in edicola da met giugno a met settembre, cronaca dalle facolt , interventi di docenti e studenti, approfondimenti su questioni studentesche, orientamento e informazione post-laurea degli atenei Federico II, Parthenope, Seconda Universit di Napoli, L’Orientale, Suor Orsola Benincasa, Universit di Salerno e Universit del Sannio.
Presente in tutte le edicole di Napoli e provincia, Caserta e provincia e, con i numeri speciali, in tutta la regione Campania.
“Ho fondato Ateneapoli, quindicinale di informazione universitaria, a fine 1984. A febbraio 1985 il numero zero spiega Paolo Iannotti – Ne sono sempre stato direttore responsabile e editore un impegno complesso. Dal gennaio 1998 ho costituito, con Gennaro Varriale, una societ , di cui siamo co-editori al 50% lui ne è amministratore, io resto direttore responsabile. Quest’anno siamo al 25esimo anno di pubblicazioni.
La partenza…?
“Creare uno strumento di servizio e di informazione sull’Universit , per gli studenti degli ultimi anni delle superiori e per le loro famiglie, per gli studenti universitari e le loro famiglie, per i 4.000 professori e 3.000 ricercatori e 5.000 dipendenti dei 5 atenei di Napoli e provincia; 140.000, invece, gli studenti iscritti. Una citt nella citt , grande quanto un capoluogo di provincia del centro nord Italia, e più grande di Salerno, Caserta, Benevento o Avellino, a cui dare voce.
Se dovessi dare una definizione noi facciamo informazione, ma diamo anche emozioni raccontando storie di studenti fuorisede con le loro difficolt , di studenti bravi o di laureati distintisi a livello nazionale o internazionale, oppure nello sport. Di giovani ricercatori o professori che hanno fatto tanta gavetta e poi sono dovuti andare all’estero, dove oggi insegnano, di ricercatori precari con figli, etc.”
Perch il colore giallo di copertina?
“Perch è visibile a 3-400 metri di distanza e perch, sin dall’inizio, non si è voluto dare un colore politico. Del resto, i problemi degli studenti sono uguali, al di l del credo politico”.
Il tuo profilo in poche righe…
“Mi son fatto da solo. Come si suol, dire. Dopo qualche rara esperienza giornalistica in radio e in giornali minori mentre studiavo all’Universit , le ossa me le sono fatte direttamente sul campo, realizzando i vari numeri di Ateneapoli dagli articoli, alla titolazione, all’impaginazione, alla promozione e marketing del giornale, al procacciamento dei mezzi di sostentamento (abbonamenti, punti vendita volanti nelle Facolt , inserzionisti pubblicitari, iniziative evento). Una professionalit che, dopo un’iniziale disinteresse da parte degli addetti ai lavori, – che però da subito hanno riconosciuto la validit dell’idea – si è andata sempre più affermando con il successo in edicola, con le battaglie a favore degli studenti che il giornale portava, e porta, avanti. Oggi è riconosciuta ad Ateneapoli una competenza, una professionalit nel settore, e non sono pochi i tentativi di imitazione, compresi gli spazi universitari su quotidiani, radio o le iniziative in singoli atenei”.
l’impatto del giornale in citt , ieri e oggi?
“Come dicevo, anche se con scetticismo, perch ad Ateneapoli non c’era nessun figlio di’, sin dall’inizio fu apprezzata l’idea. Un po’ alla volta, furono gli stessi quotidiani locali e nazionali, il TG Rai Campania, Unomattina’ a dedicare spazio a questa novit editoriale. Titoli lusinghieri sui quotidiani, addirittura per qualche tempo curammo rubriche di “informazione universitaria” su Il Mattino e negli Speciali Nazionali Universit , di settembre, su La Repubblica e Corriere della Sera. Nel ’94/’95 giunse poi la collaborazione con la trasmissione di Rai 3 Il laureato’, con Piero Chiambretti e Paolo Rossi le prime due puntate, e lo stesso programma, nacquero proprio a Napoli. Negli anni ’90, nell’Universit e attraverso incontri a teatro, ospitavamo artisti di interesse nazionale a confronto con gli studenti ricordo che eravamo in 1.000 con Giorgio Gaber al Teatro Diana, in almeno 1.200 con Paolo Hendel a Monte S. Angelo, Facolt di Economia. E poi iniziative goliardiche come I Concerti dell’Universit ‘, dove adesibirsi erano studenti e professori universitari, o anche Miss Universit ‘, sempre con presenze di migliaia di persone e l’attenzione di radio, Tv, quotidiani. Più di recente abbiamo, invece, ospitato cabarettisti tra questi Alessandro Siani, quattro anni fa, dal cui incontro dibattito è stato prodotto un cd, pirata, che per due anni è stato venduto sulle bancarelle della citt “.
I festeggiamenti per i 25 anni…