L’università Suor Orsola Benincasa firma un accordo con il Comune di Napoli per far rinascere i suoi gradini. L’antico sentiero da oltre cinque secoli cinge la cittadella Monastica di Suor Orsola muovendosi per circa trecento metri, alternando in modo particolarmente suggestivo ampie gradinate a tratti in piani, da Via Suor Orsola al Corso Vittorio Emanuele.
Una strada pubblica abbandonata da anni che viene restituita alla città e ai cittadini proprio in una zona che spacca orizzontalmente la città tra il Colle Sant’Elmo e il Golfo di Napoli nelle quale si intersecano già numerose scalinate che come raccontano molte guide “aprono scorci di rara amenità e bellezza” (dai gradini del Petraio alla Pedamentina di San Martino).
Per una Università che da sempre investe con passione e dedizione nella sua ‘terza missione’ di azione culturale, sociale ed economica sul territorio, è un motivo di grande orgoglio e di grande responsabilità l’affidamento per la conservazione e la valorizzazione di un bene pubblico così intriso di storia della città.
Un impegno, come spiega il rettore Lucio d’Alessandro, in cui si metterà in campo quella fusione di energie tra la secolare tradizione umanistica e la moderna vocazione alle nuove tecnologie che rappresentano oggi il perno di una valorizzazione interattiva dei beni culturali in cui il ruolo dei cittadini sia anche attivo.
Pulizia, ripristino e riqualificazione della strada primo passo del progetto curato attualmente da Alessio D’Auria, docente di Economia dei Beni Culturali del Suor Orsola, saranno pulizia, ripristino e riqualificazione della strada.
Cinquantamila euro di investimento iniziale del Suor Orsola anche con l’installazione di nuovi sistemi di arredo urbano (panchine, fioriere e lampioni) collocati lungo la rampa per consentire l’accesso e l’esplorazione del futuro percorso museale che sarà realizzato con le moderne tecniche di valorizzazione dei beni culturali, uno dei settori di eccellenza dell’Università Suor Orsola Benincasa.
I gradini Suor Orsola andranno a inserirsi in un sistema più ampio di percorsi culturali che l’ateneo ha costruito negli anni proprio nel cuore della città.
A ridosso dell’antica strada delle colline, oggi corso Vittorio Emanuele attraverso il Complesso di Santa Caterina da Siena (oggi sede del Dipartimento di Scienze Umanistiche) e il Convento di Santa Lucia al Monte (oggi sede del Dipartimento di Giurisprudenza) che affiancano la storica cittadella monastica di Suor Orsola.
La cittadella ospita già tre musei (il Museo delle Scienze, il Museo Pagliara e il Museo dell’Opera Universitaria), tre chiese, numerosi giardini (tra cui lo splendido giardino botanico dei “Cinque Continenti”) una pinacoteca, biblioteche antiquarie, archivi storici, collezioni di sete, di spartiti musicali, di porcellane e di stampe.

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