Tutti pronti? Napoli approda in Rai ma non per notizie di cronaca nera. Anzi, la città va sul piccolo schermo per mettere a nudo il vizio nazionale di far nascere dal  nulla “nuove stelle” che fanno parte di lobby ben congegnate,  fabbriche di protagonisti dalle “doti eccezionali”. Arriva il format Be Quiet talent show  (foto) che si sviluppa  dall’omonimo collettivo di cantautori e laboratorio di sperimentazioni artistiche nato 6 anni fa.
Sul secondo canale della tv pubblica, nello spazio da sempre dedicato ai protagonisti del linguaggio ironico e anticonformista, il Be Quiet (ora associazione guidata da Tecla Meloni con la sua vice Giulia Lettieri, responsabile del progetto grafico) diventerà spettacolo, da un’idea del cantacompositore e arrangiatore Giovanni Block, fondatore del gruppo, di Luciano Labrano e  Giovanni Chianelli,  con la straordinaria partecipazione di Tony Tammaro e Nicola Vicidomini. Rinviata la messa in onda prevista per giovedì 16 agosto dopo il crollo del ponte di Genova.
Nel cast, Luca De Lorenzo, Annarita Ferraro, Adriano Falivene, Luciano Labrano, Chiara Celotto, Ceppe, Giovanni Block, Giovanni Chianelli, Nicola Dragotto, Alessandra Farro, Lucio Lo Gatto e i Vandalia. Autori, Giovanni Chianelli, Alessandra Farro, Giovanni Block e Luciano Labrano.
A “sfidarsi” saranno: Attilio Fontana, La Terza Classe, Greta Zuccoli, Alessio Arena. La band, diretta dal maestro Francesco Lettieri, è composta da Eugenio Fabiani (batteria), Francesco Sanarico (basso), Francesco Garramone (chitarra), Enrico Valanzuolo (tromba).
Tutto si gioca sull’ironia: il talent punta il  dito proprio sul concetto di trasmissione pilotata che , com’è costume in Italia, se ne  infischia del merito. Partendo dallo slogan: l’unico talent che ti rende meno famoso di prima. Nel mirino, le agenzie della modernità malata. E il web.
Chi sono i giurati?  Una blogger, il protagonista di una serie tv a sfondo criminale, un prete mitomane e un’eminenza grigia. E poi non mancheranno poeti orientali che vagheggiano mode esotiche di molta sottocultura italiana, né chi insulterà gli artisti allo sbaraglio.
Qual è l’obiettivo? Offrire un palcoscenico a veri talenti, selezionati dal circuito di musicisti dell’associazione Be Quiet, che canteranno sul serio. Destinati a essere surclassati dallo strampalato vincitore di turno dalle “protezioni inepuignabili”. Buon divertimento.

Articolo aggiornato venerdì 17 agosto

 

 

 

 

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