No è il titolo della mostra di Mario Persico che s’inaugura al Madre domani sera(27 gennaio) alle 19, dopo una conferenza stampa dell’artista (ore 18.30). Il Museo napoletano di arte contemporanea (palazzo Donnaregina) in via Settembrini 79 continua la riflessione sulla storia artistica della citt  di Napoli presentando, dopo quella dedicata ad Armando De Stefano, una mostra di uno dei i protagonisti più attivi e influenti nella produzione e nel dibattito culturale meridionale.
Le 17 opere presentate – un’antologia in cui realizzazioni storiche si affiancano a nuove opere espressamente realizzate per l’esposizione – consentono di individuare, all’interno della produzione dell’artista, quattro grandi ambiti di ricerca quello della scultura, degli oggetti praticabili, del teatro e dell’erotismo.
L’esposizione è curata da Mario Franco.

VOCI DELLA MEMORIA
Alla Feltrinelli di piazza dei Martiri, invece, domani pomeriggio- ore 18- “Più classica. Il concerto della memoria” con musiche di Viktor Ullmann
eseguite dal duo
Yumi Kyo (soprano) e Norma Minopoli (pianoforte). E le le sonorit  klezmer del gruppo Ringe Ringe Raja.Conduce Paola Sacerdoti. L’evento è organizzato in collaborazion con il
Conservatorio di San Pietro a Majella
Concerto della memoria, ore 20.30, anche al San Carlo con

Ensemble Strumentale e Coro del Teatro di San Carlo.
Dirige, Salvatore Caputo,
voce recitante Ugo Maria Morosi; soprano Eteri Gvazava; baritono Georg Nigl; organo Riccardo Fiorentino.
Il 27 gennaio di sessantasette anni fa l’Armata Rossa, irrompeva nel campo di Auschwitz e svelava la tragedia dell’Olocausto a tutto il mondo. Da alcuni anni questa data viene ricordata in molti paesi europei come il Giorno della Memoria. Anche il Teatro di San Carlo, per non dimenticare e ricostruire il filo fragile dei ricordi, propone un repertorio cucito sui temi della memoria, a partire dai Canti di prigioniadi Luigi Dallapiccola, per coro a voci miste e alcuni strumenti, per la prima volta al Teatro di San Carlo. Nella seconda parte, la Messa da Requiem di Gabriel Faur, per soprano, baritono, coro misto e organo. Soprano Eteri Gvazava e baritono Georg Nigl. L’esecuzione musicale è integrata dalle parole di Ugo Maria Morosi che legge brani di poeti e narratori che hanno scritto sul tema della memoria.

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