Le nuove scoperte del nostro patrimonio archeologico trovano ampio spazio a Pozzuoli. Quindici anni di indagine archeologica, condotta dalle università L’Orientale, Federico II, Luigi Vanvitelli e il centro di ricerca Jean Berard, presentati al pubblico in una mostra.
Terra. La scultura di un paesaggio è l’esposizione allestita a Palazzo de Fraia, nel Rione Terra, che mostra reperti inediti, ritrovati nell’area archeologica di Cuma e dei campi flegrei, per la prima volta venuti fuori dai depositi del parco.
Straordinari tesori che arricchiscono la nostra conoscenza, dall’epoca protostorica a quella tardoantica del sito, e il cui studio ha unito in collaborazione diversi enti di ricerca.


L’iniziativa fa parte del progetto Terra, un’iniziativa del parco archeologico dei Campi Flegrei, che con tre eventi in sedi diverse mira alla divulgazione scientifica e alla valorizzazione del patrimonio archeologico dell’area flegrea.
La mostra sarà aperta al pubblico da sabato 18 dicembre a giovedì 31 marzo 2022. Il programma è stato presentato nell’atrio del palazzo Migliaresi, alla presenza del sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia, del direttore generale per le politiche culturali e il turismo della Regione Campania Rosanna Romano, e del direttore del parco archeologico dei Campi Flegrei Fabio Pagano.
Spiega Pagano:  «La mostra è la finalizzazione di un lungo percorso intrapreso dal parco archeologico dei Campi Flegrei. Abbiamo messo la ricerca al centro della nostra attenzione, e rafforzato le relazioni con università ed enti che indagano il nostro territorio, per far conoscere al pubblico gli importanti risultati raggiunti dalle indagini archeologiche del sito di Cuma negli ultimi anni, esponendo per la prima volta straordinari reperti».


La mostra realizzata dalla ditta Girtelli allestimenti si articola in cinque sale con l’esposizione dei reperti, accompagnati da suggestivi contenuti multimediali.
Il percorso espositivo inizia con la sala 0, uno spazio introduttivo dedicato all’aspetto morfologico dei Campi Flegrei, con l’esposizione di pietre vulcaniche e altri minerali, e un’installazione multimediale che illustra l’attività geologica Flegrea.
Prosegue con la sala 1 dedicata agli oggetti più antichi provenienti dal sito di Cuma, databili dal XI secolo a.C. al III secolo d.C., vasellame per la cottura e la conservazione di cibi e bevande, che ci testimonia gli aspetti della vita quotidiana dell’abitato. Importante è una coppa di età arcaica con una delle iscrizioni greche più antiche attestate in occidente.
La sala 2 è dedicata alla vita pubblica della città, con reperti per la maggior parte provenienti dal foro di Cuma, ai quali si accompagnano delle bellissime gemme in corniola provenienti dall’abitato.
La sala 3 ospita i reperti dalla terrazza superiore dell’acropoli tra i quali figura la statuetta di una suonatrice di lira, una piccola figura femminile in bronzo alta 9,4 centimetri.
L’itinerario si conclude con la sala 4 dedicata alla necropoli, con l’esposizione di urne cinerarie che testimoniano gli aspetti relativi alla morte nelle diverse epoche prese in esame del sito di Cuma.
A proposito della mostra Rosanna Romano aggiunge: «L’attenzione per questo territorio deve essere costante e non episodica: grandissima è l’offerta culturale e turistica su cui possiamo fare affidamento. Inseriremo il percorso  anche all’interno dell’ecosistema digitale della cultura perché tutti ne possano fruire e preparare al meglio la visita prima, durante e dopo il viaggio».
Terra è un progetto del parco archeologico dei Campi Flegrei sostenuto dalla Regione Campania nel quadro del Piano mostre previsto dal POC 2014-2020. La mostra sarà aperta ogni sabato, domenica e giovedì mattina, con ingresso gratuito.
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In pagina, reperti esposti nella mostra

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