Il videogame “Father and son”, il primo lanciato da un museo, diventerà uno spettacolo.  Progettato da Fabio Viola, sarà presentato in forma di pièce giovedì 9 settembre in occasione delle aperture serali del Mann: due i turni delle performance (ore 20.30 e 21.30), a cura di Teatringestazione. Da ottobre, la rappresentazione anche sui social del museo.
Un itinerario che seguirà il viaggio di scoperta del giovane Michael; sarà proprio il ragazzo che, come nel game, esplorerà le sale del Museo, per ritrovare segni del padre, archeologo scomparso eppur presente grazie ai “messaggi” dell’arte. 
Videogame glocal (scaricato da numerosi utenti asiatici, è anche stato tradotto in una suggestiva versione in napoletano), “Father and son” conserverà, anche nella rilettura teatrale ideata da Ludovico Solima (“Università della Campania Luigi Vanvitelli”), il felice connubio tra comunicazione dei contenuti archeologici e veicolazione di un messaggio simbolico.
In gruppi di venti persone per turno, con la guida dell’attore che interpreta Michael (Giovanni Trono), gli spettatori partiranno dal Giardino delle Fontane, seguendo il racconto anche attraverso cuffiette wireless: proprio da qui, giungeranno le voci registrate del ragazzo e di suo padre. 
Tappe di questo viaggio, che rimanderà a un percorso di speleologia (Michael Indosserà un caschetto da speleologo), saranno il salone della Meridiana, le sale degli affreschi, per proseguire, poi, nella sezione Egizia ed esplorare alcuni punti simbolo della Collezione Farnese (Sala dei Tirannicidi e Sala del Toro).
Si può partecipare, prenotando ai servizi educativi del Mann (sino a giovedì, ore 10-13.30: 0814422329). Lo spettacolo è organizzato da Camilla Stellato; la regia è di Anna Gesualdi e la drammaturgia è di Giovanni Trono; l’assistente di produzione è Roberta Ruggiero.
In copertina, frame della registrazione dello spettacolo

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