Il canto stonato della sirena non si spegne. Continua a riecheggiare tra i lettori proponendo quella citt  spesso incompresa, che non è allineata alle regole, che fa fatica a emergere, che combatte i luoghi comuni di un mondo autoreferenziale. Il libro di Monica Florio edito da ilmondodisuk è di scena all’associazione lucana Giustino Fortunato (via R. Tarantino,4- NapolI) per un evento organizzato dal centro studi Michele Prisco sabato 24 novembre alle 17.30. Con l’autrice intervengono Ermanno Corsi e Marisa Pumpo Pica. Coordina, Annella Prisco Saggiomo. Legge Mariarosaria Riccio.
L’ironia scivola leggera tra le 144 pagine di questi racconti che pongono l’attenzione su una realt  napoletana inconsueta. Non è quella che fa clamore dalle colonne delle cronache dei quotidiani tra spari e ammazzamenti, n quella del la citt  difficile incastonata tra spaccio di droga, scippi e dispersione scolastica, tantomeno quella melensa e salottiera che finge di combattere un presente difficile e amaro, alleandosi, però, al potente di turno.
La sirena di Monica non si fa ammaliare dal dj  vu e non vuole incantare con visioni consuete. Alza il sipario su temi forti, la pedofilia, l’omosessualit , l’essere diversamente abili, la prevaricazione umana sugli animali, con sensibilit  e gentilezza. Non cede mai al linguaggio sensazionale, lo domina con garbo, capace di costruire visioni originali e sorprendenti. Dove anche gli ultimi riescono a trovare coraggio da protagonisti.

In foto, Monica Florio

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