Come si può realizzare un ritratto compiuto di Carmen Femiano? Si possono segnare tanti tratti, ombre, colori e sfumature che non portano al compiuto. E’ come unire i puntini che fanno scorgere un’immagine non completa. Porto con me soprattutto questa sensazione dopo averla incontrata per la prima volta. Lei si racconta ed è tanta roba, perch da artista versatile ha sperimentato forme diverse e lo ha fatto al meglio, cos oggi è compiutamente una cantante, un’attrice, una scrittrice, una regista e un actor’s coach.
VERSATILE E LIBERA
Carmen si è liberata dal pregiudizio che la versatilit  è un’approssimazione fino al punto che ogni volta che entra in un ruolo sembra nata per esercitare quell’unica attivit . Donna libera, che considera la libert  il non aver bisogno di niente che le possa essere portato via. Poco incline alle definizioni, ai giudizi e ai pregiudizi, una viaggiatrice che ha la sua casa dentro di s, insieme alle tante altre Carmen. Occhi e sorriso con la stessa luce, con la stessa voglia che ha una bambina di gioco e di scoperta e contemporaneamente donna forte che sa soprattutto ciò che non vuole.
LEZIONI CONCERTO

La sue ultime esibizioni come cantante le ha fatte di recente alla L.U.E.T.E.C. (libera universit  europea tutte le et  in Campania)in un ciclo di sei Lezioni-Concerto sulla storia della canzone napoletana. In passato ha fatto parte della Nuova Compagnia di Canto Popolare che portava al pubblico le famose “Villanelle” e finalmente realizza a distanza di tanto tempo un suo desiderio diventa interprete di quei canti popolari dalle magiche sonorit . Cantare, mi dice, è un’esperienza fisica, bisogna essere capaci di riuscire ad avere un contatto con le proprie emozioni per saperle comunicare agli altri. Lei fa di più, riesce a distaccarsi dal suo canto e dalla musica, quasi li vede, e ne avverte la bellezza.
COLTIVANDO LA BELLEZZA
La bellezza, che secondo Carmen, è un germoglio che fiorisce se viene sollecitato dall’esercizio e con esso cresce, ed è sempre più riconoscibile. Lei ha imparato a coltivare la bellezza a partire dai sette anni quando accompagnava suo padre al Teatro San Carlo di Napoli per l’Opera. Lui non solo era un melomane, ma amava anche la canzone classica napoletana, sicch Carmen ha una grande conoscenza dell’una e dell’altra. E poi c’era il venerd a teatro… quando la Rai trasmetteva le rappresentazioni teatrali e lei occupava un posto in prima fila davanti al televisore.
LA MADRE TINA
Questa passione per il teatro arrivava da sua madre Tina che l’ ha coltivata fino a diventare un’affermata attrice teatrale, cinematografica e una doppiatrice. E’ stato questo l’ambiente in cui è cresciuta Carmen che si è poi laureata Traduttrice-Interprete Parlamentare; si è diplomata in canto (mezzosoprano) al Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli; ha frequentato l’Accademia del Teatro di Napoli con vari successivi stage in Italia e all’estero cos come per la sceneggiatura e per la regia. Nel 1988 si diploma alla ccuola di recitazione diretta da Antonio Casagrande e nello stesso anno debutta con la Compagnia Stabile del Teatro Bellini di Napoli nella “Opera da tre soldi ” di B. Brecht.
TEATRO INTERATTIVO
Napoli è citt  vivace dal punto di vista culturale e molte iniziative interessanti ci possono sfuggire, come il Teatro Match allo Spazio NEA, in Piazza Bellini, a cui ha partecipato anche Carmen. Si tratta di un forma innovativa e piacevole di teatro interattivo che porta sul palco due squadre composte da attori ed esperti di storia del teatro che si affrontano a colpi di teatro d’autore cercando di ottenere quanti più voti possibili da parte del pubblico. Carmen regista si avvale di collaborazioni con Riccardo De Luca e Sandro Dionisio, ma è Elvio Porta il suo mentore e non solo per la regia. Elvio le ha trasmesso tanta fiducia in s stessa facendole capire che poteva fare molto di più di quanto pensava.
IMPRONTE DIGITALI
Mi racconta delle sue tante esperienze, come ad esempio la partecipazione al Progetto della Regione Campania dei Teatri della Legalit  con “Impronte Digitali” scritto a quattro mani con sua mamma Tina. E anche di come faceva la pendolare tra Roma e Napoli per la serie televisiva "La Squadra ” su Rai 3, a cui partecipava come actor’s coach e in seguito come attrice, per passare poi alla soap-opera “Incantesimo”, su Rai 1 ,come aiuto del direttore artistico ed actor’s coach.
SUL SET CON SOPHIA LOREN
Collabora alla sceneggiatura di “Francesca e Nunziata” per la regia di Lina Wertmüller e sul set incontra Sophia Loren e ci lavora accanto, in quanto mi dice che avr , per una sostituzione, il ruolo coprotagonista di ” Mariuccia ” e di come per invecchiarle il viso si sottoponeva a quattro ore di trucco. E Carmen c’è anche come assistente volontario dell’aiuto regista Sandro Dionisio nel film diretto da Mario Martone ” Morte di un matematico napoletano”, lei dietro le quinte e il pap  come comparsa. E poi mi sorprende quando mi dice d            6                 è« «    oè  á«sptBLlibrineBlinkBBd dBd d«BpGBB«7Be«BEBBèMODEBHlèNOèBB» OJBe
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BB»EWHEREUSINGB B B»RLIKERESETBeNULLBSHAREBSLAVErBPSIGNMIDptkoi8uBBBBRTRIMeROWS pBtxxïïxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxel suo impegno civile attraverso il Teatro a partire dal 2008. Mi parla del pluripremiato docu-fiction “Anna PoliKovskaja. Concerto per voce solitaria” di Ferdinando Maddaloni a cui partecipa e porta in tourne l’omonimo spettacolo teatrale.
ARTE COME ANTIDOTO ALL’INDIFFERENZA

E poi, ancora, mi fa tornare in mente la strage al Teatro Dubrovka a Mosca nel 2003 e quella alla Scuola Numero 1 di Beslan dove morirono 336 persone di cui 186 bambini. Carmen e Maddaloni sono attivi nel Progetto di beneficenza ” Una Videoteca per Beslan ” a favore dei bambini sopravvissuti o nati dopo la strage. Cos porta loro, ormai da sette anni, non solo doni, ma la sua compagnia nel gioco e i suoi sorrisi per smorzare il clima di morte perenne che aleggia su quei bambini. Stiamo per salutarci quando mi dice ” Oggi non possiamo permetterci di fare arte per l’arte, in questo clima avvelenato dall’indifferenza che addormenta le coscienze dobbiamo, noi artisti, usare l’arte come antidoto.

Marted 16 giugno 2015 – ore 11.30 Terrazza Hotel Parker’s presentazione alla stampa di ” Mi manda ( ancora ) Picone di Elvio Porta con Carmen Femiano e musiche di Edoardo Puccini. Regia di Carmen Femiano. Il 17 luglio 2015 la prima nell’albergo di corso Vittorio Emanuele 135.

LO SPETTACOLO

A trent’anni dall’uscita del film nelle sale e dai conseguenti David di Donatello e Nastri d’Argento, (nove in totale)… Mi Manda (Ancora) Picone
Parole tratte dal romanzo che precedette la sceneggiatura del film.

Un romanzo diviso in otto capitoli, ciascuno con una piccola prefazione, una sorta di sintesi della Napoli e dei Napoletani secondo Picone.
Parole che urlano il dolore e lo smarrimento di una Napoli e dei Napoletani derubati della propria vita.
Parole che parlano “di questa realt  che ogni giorno di più toglie la speranza ai deboli per renderli ancora più deboli”.
Parole parlate con l’auto-ironia involontariamente comica del disincanto.
Parole appassionate gremite di sapori amari in bilico fra sdegno e ironia.
E Musica che si riallaccia alla tradizione senza limitarsi a lei, cercando nella musica il teatro, guardando a ogni canzone come a un momento di emozione da comunicare con la voce e una chitarra. Spettacolo “spartano”, a confronto diretto con il pubblico.

Nellle foto, Carmen nei suoi momenti d’arte

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