Movimento Aperto si propone di far dialogare le arti visive con altri linguaggi del pensiero , quali la filosofia e la poesia. E, oggi pomeriggio nelle sede dell’associazione culturale di via Duomo 290/c (Napoli) sar  possibile, guardando la pittura di Fabio Rocca alle pareti della galleria, ascoltare le parole di un lungo poema “Sotto gli occhi del tempo” di Giuseppe Bilotta, lette da due "attori" d’eccezione, la cantante lirica nonch docente del Conservatorio, Daniela del Monaco e Marco De Gemmis, responsabile della sezione didattica al Museo nazionale archeologico di Napoli. Interverranno Antonio Filippetti, Carlo di Lieto e Mimmo Grasso, oltre l’autore stesso.
L’evento nasce dall’idea di Ilia Tufano che (da anni) d  vita a Movimento aperto, un vortice di arte e cultura insieme, generato dal contatto con protagonisti culturali napoletani e non (tra questi, Ugo Piscopo). Obiettivo: la creazione di una fabbrica di creativit  pura, dove all’interno siano presenti attivit  artistiche che devono interagire tra di loro.
” Una mostra- sottolinea Tufano- deve avere un filo conduttore, non significa solo appendere opere al muro. Il mio progetto si concentra su onde che si uniscono, tra fotografia, pittura, filosofia. In una cornice che apre e chiude il cerchio o, meglio ancora, il movimento”.
La scelta degli artisti si sviluppa dalle tematiche. L’esposizione è gi  collegata al testo, le arti si armonizzano tra loro. Chi scrive, chi pensa, chi dipinge ha lo stesso palcoscenico, uguale senso temporale, medesimi valori. Osservando il reale dalla propria prospettiva. Cos, “Sotto gli occhi del tempo” si snoda la tragica e molto espressiva visione dei nostri giorni: “Da nord a sud,/fra mutui e rese di conto,/
fra giudizi troppo veloci/e processi troppo lenti,/fra cene e convegni, alla corte del potere, con sorrisi a stile doppio/e sguardi d’oppio,/si esulta su battuti gossip,/attacchi eversivi/e congrui incentivi./Da mane a sera,/ più etera che monaca,/si contrappone la realt /ai sogni”.
Versi che, in un’equazione perfetta, abbracciano artisticamente la pittura di Rocca,cruda, nuda, senza quella bramosia di dover a tutti i costi costruire. Salgono in scena, invece, la vita, il disordine, il caos.
“Filo conduttore continua Tufano- di tutti gli incontri organizzati è la ricerca della tendenza artistica del momento, tra vari linguaggi. Dal figurativo, all’astratto, al geometrico… Non esiste, secondo me, oggi la possibilit  di un progetto chiuso, rigido, diretto. A questo si contrappone la necessit  di apertura, in una molteplicit  di contributi, offrendo spazio a temi non omogenei tra loro. Mettendo insieme sfumature differenti anche in uno stesso campo, come la poesia per esempio…”.
L’ arte è un treno dove si può viaggiare divertendosi, conoscendo le varie fasi del mondo.

Prossimo appuntamento dell’associazione, l’immaginario di Pasquale Coppola accompagnato da una lunga poesia di Gabriele Frasca, “Dissestina”.

Nell’immagine in alto Giuseppe Bilotta, in basso Fabio Rocca e Ilia Tufano

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