“Secret gardens”. Un progetto di Franca Pisani per il Museo del Centro Caprense Ignazio Cerio a Capri, che conserva fossili, invertebrati marini, manufatti preistorici e reperti archeologici dall’isola,
La mostra è curata da Marina con un allestimento particolarmente suggestivo firmato da Marzia Spatafora. Inaugurazione sabato 3 settembre 2022 alle 18.30. Sarà presentato corpus di cento opere, in gran parte inedite e realizzate appositamente per questa occasione, che possono essere ammirate fino all’8 ottobre (foto).
L’iniziativa, tra arte e scienza, indaga l’importanza e la bellezza delle alghe. Le tele di varie dimensioni saranno poste in dialogo con gli esemplari di alghe marine della collezione algologica di Oronzo Gabriele Costa (1787-1867) acquisita oltre un secolo e mezzo fa da Ignazio Cerio ed esposte per la prima volta nelle sale del Museo.
La terrazza del Museo, situato all’interno del trecentesco Palazzo Cerio, sulla piazzetta di Capri, ospiterà un’installazione scultorea, formata da una foresta di alberi di castagno con inserti in onice e marmo pregiato.
Franca Pisani ha selezionato e riprodotto per questo progetto 300 specie di alghe di tutto il mondo, studiandone le proprietà e l’azione. Tra queste ritroviamo la Linoporella capriotica, un’alga verde fossile risalente al Cretaceo inferiore (circa 135 Milioni di anni fa), rinvenuta a Capri dal geologo tedesco Paul Oppenheim (1863-1934) nel 1889 nella zona di Tragara.
La Pterocladia pinnata. Caratteristica di questa specie è quella di assorbire i metalli pesanti, quali, cadmio, rame, nichel, ferro che provengono da liquami industriali, liquami domestici non trattati, scarichi di automobili.
La Zostera marina, non un’alga ma una vera pianta acquatica, tra le sue foglie ospita grappoli con chicchi commestibili, ha un elevato potenziale nutritivo.
«Le alghe – spiega Franca Pisani – sono fluttuanti esseri viventi, la bellezza di una creazione silente, la perfetta imperfezione dell’universo. Penso alle distese di queste specie come a grandi colline delle profondità, ma anche a giardini segreti e dei porti e delle rive dove il passaggio dell’Uomo ha lasciato un segno sulla Natura così come il segno graffia da sempre la mia arte… le alghe, presenza misteriosa, sono speranza di vita per le creature dell’acqua, dell’aria e della terra e lo saranno sempre più in futuro».


Il progetto, promosso dal Centro caprense Ignazio Cerio di Capri, e patrocinato dalla Città di Capri, vuole ricordare la figura di Ignazio Cerio (1940-1921) ad un secolo dalla sua morte ed il suo contributo agli studi geologici, paleontologici e preistorici sull’isola di Capri.

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