In un mondo egoista e ottuso è un faro di speranza. Il festival della gentilezza che torna da domani 9 novembre, fino al 14, per la sua terza edizione. Vi partecipano 200 realtà, tra scuole, negozi, musei, associazioni, librerie, professionisti, comunità.
Una rassegna che parte dal basso e raccoglie eventi gentili da Nord a Sud, per una sei giorni in cui si porrà l’attenzione sul contrasto ad ogni forma di violenza attraverso gesti, parole e azioni gentili.
Arriva la carica degli 8000: bambini e i ragazzi che il 12 novembre dedicheranno un’attività al valore della gentilezza e ai suoi benefici nella relazione con sé stessi e gli altri in tutta Italia con 110 scuole aderenti. Da storie autobiografiche a rappresentazioni per immagini, dall’orto solidale ai bookstation della gentilezza, dalle passeggiate tra i negozi per regalare parole gentili ai canti in comunità.
Ancora, laboratori, discussioni, abbellimento degli angoli della scuola, scambio messaggi, realizzazione del muro della gentilezza, lezioni di cittadinanza attiva, l’orologio della gentilezza, l’attività “Nonni vi Ascolto”, un calendario dell’avvento dal 1 al 24 dicembre per alcuni alunni del Liceo Scientifico Mercalli in cui ogni giorno viene proposta un’azione gentile. E tantissime altre iniziative che avranno come obiettivo quello di promuovere un linguaggio positivo per sviluppare empatia e ascolto nelle relazioni.
Il Festival quest’anno conta su una nuova partnership, quella della Fondazione di Comunità San Gennaro e delle Catacombe di Napoli, con il patrocinio morale del Centro Servizi per il Volontariato di Napoli e la collaborazione del mensile Comunicare il Sociale.
L’idea è di Viviana Hutter con lo sviluppo del progetto di Margherita Rizzuto fondatrici dell’associazione di promozione sociale Coltiviamo Gentilezza, di cui il festival è il principale evento annuale.
Per saperne di più
www.coltiviamogentilezza.it
In foto, l’angolo degli abbracci in un asilo
.
