Al Sabato delle Idee i progetti su Bagnoli. Il pensatoio fondato da Marco Salvatore alla sua undicesima edizione riparte domani sabato 26 gennaio da una delle grandi questioni incompiute. Se ne parla dalle 9.30 al Circolo Ilva di via Coroglio 90.
Ci sarà il Commissario di Governo per BagnoliFrancesco Floro Flores, i rappresentanti delle istituzioni (dal Comune di Napoli alla regione Campania), delle imprese e delle diverse realtà del territorio.
Il dibattito sarà aperto da Vittorio Attanasio, presidente del Circolo Ilva Bagnoli, Giuseppe Albano, commissario della Fondazione IDIS – Città della Scienza, Lucio d’Alessandro, rettore dell’Università Suor Orsola Benincasa, Gaetano Manfredi, rettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e Marco Salvatore, fondatore de “Il Sabato delle Idee” e sarà coordinato da Ottavio Ragone, direttore della redazione napoletana di “Repubblica”, tra i promotori del confronto.
Al tavolo della discussione si confronteranno Bruno Discepolo, assessore all’Urbanistica della Regione Campania, Raffaele Del Giudice, assessore all’Ambiente del Comune di Napoli, Carmine Piscopo, assessore all’Urbanistica del Comune di Napoli, Edoardo Cosenza, presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Napoli, Leonardo Di Mauro, presidente dell’Ordine degli Architetti di Napoli, Vito Grassi, presidente dell’Unione Industriali Napoli, Domenico Arcuri, amministratore delegato di Invitalia, Osvaldo Cammarota, segretario regionale Arci pesca fisa Campania, Guglielmo Santoro del direttivo del Circolo Ilva di Bagnoli, Giuseppe Esposito di Arci Mare Bagnoli, l’architetto Angelo Costa e l’ambientalista Antonio Di Gennaro.
Spiega Marco Salvatore: «Il dibattito del Sabato delle Idee su Bagnoli vuole essere un’occasione offerta alla città intera per riportare la luce su una questione al centro di perenni scontri e oggetto da anni di approfondimenti giornalistici, sociologici, letterari, spesso di alto livello e di grande passione. Un dibattito che sarà impostato su quella capacità propositiva e collaborativa con il mondo delle professioni e delle istituzioni, con gli enti e le associazioni, che da dieci anni rappresenta lo spirito fondante delle nostre iniziative».
Dopo oltre 25 anni dalla chiusura dell’Italsider e dopo oltre 20 anni dai primi interventi legislativi per la bonifica e la riqualificazione l’ex area industriale (foto) si attende  ancora un futuro per il momento arenato nella sabbia dell’immobilismo.

 

 

 

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