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Il ricordo di Nadia Toffa è ancora vivo nella memoria di tanti e difficilmente, proprio per la grande umanità della giornalista de Le Iene, potrà essere dimenticata.
La sua morte ha lasciato un vuoto non solo tra i familiari, ma anche negli estimatori della giornalista che settimanalmente la seguivano nelle sue inchieste televisive.
Questa breve riflessione ci serve per introdurre il delicato tema affrontato da Cristina Corrada nel suo libro “Sono qui, Nadia Toffa. Quando ascoltiamo con l’anima i miracoli possono accadere”, pubblicato di recente da Edizioni Mediterranee.
In questo libro, l’autrice ci parla della sua esperienza di metafonia e di come è entrata in contatto proprio con Nadia Toffa. A una lettura superficiale, la cosa potrebbe apparire alquanto bizzarra, ma l’autrice non solo spiega il suo percorso e le varie fasi attraverso cui è entrata in contatto con la giornalista, ma grazie alla prefazione e alla postfazione, capiamo che non si tratta di una ciarlatana, ma di una persona che vuole trasmettere un messaggio importante.
Dice, infatti, l’autrice nelle conclusioni: «Spero che quanto scritto in queste pagine, nella sua semplicità possa essere di conforto e speranza a coloro che soffrono, a chi forse si è allontanato dalla fede e anche a chi per la prima volta si avvicina al mondo del paranormale e magari si è chiesto più di una volta: “Cosa succede dopo la morte?… Da dove veniamo? … Perché viviamo?… Esiste l’Aldilà?…».
Inoltre, Cristina Corrada aggiunge: «Il vero e proprio compito di questo libro è portare la LUCE nei cuori di tutte le persone che lo leggeranno, eliminando le inutili paure che continuamente ci creiamo e che limitano la nostra esistenza. Esso è dedicato a tutti coloro che hanno perso una persona cara, un genitore, un fratello o una sorella, un amico o un’amica, i nonni o gli zii, ma soprattutto a tutte le mamme straziate dalla sofferenza per la morte di un figlio o una figlia».
Nella prefazione a firma della scrittrice e giornalista Paola Giovetti si legge chiaramente del legame di amicizia e di rispetto che è nato tra l’autrice e la madre della giornalista scomparsa nel 2019.
Ed è proprio Margherita, la madre di Nadia Toffa, a dire: «In qualche modo mi aspettavo che Nadia si facesse sentire… l’ho riconosciuta subito, parlava di cose che Cristina non poteva sapere, per esempio raccontava di Marilena, una mia sorellina morta a 21 anni. Nadia non l’aveva conosciuta perché non era ancora nata quando lei se ne era andata, però evidentemente l’aveva incontrata nell’altra dimensione. Poi Nadia diceva Bacio tutti i giorni, ed è vero, io comincio sempre la giornata baciando una fotografia di Nadia… Insomma, non ho avuto dubbi, grazie a Cristina ho la certezza che Nadia è viva, ha subito voluto dare notizia di sé, segue la nostra vita, non ci abbandona» (Gianna Massi)
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