Edizioni SensoInverso/ “Fili magici” di Cosimo Pedone: amore e perdita in un romanzo emozionante

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«Gli anni di Claudio senza Lidia furono tristi, di quella tristezza che ti si incolla addosso e neanche più te ne accorgi. Non era chiaro quando aveva cominciato a pensare con tanta costanza alla morte. Sentiva il dolore che il dio Crono gli infliggeva, sentiva il male della mancanza ed ogni secondo che passava era come un pizzico che ti toglie via un pezzetto di carne fino a quando non resta più nulla di quello che eri»: Cosimo Pedone presenta “Fili magici” (Edizioni SensoInverso, pagina 173, euro 16) un romanzo che parla di anime gemelle, di scelte ardite, di dolori strazianti e di mondi onirici in cui perdersi.
L’autore narra la storia di Claudio e del suo amore clandestino per Lidia, e in parallelo ci racconta dello scrittore Cesar, un uomo solitario e sofferente, che andrà a ricongiungere i fili di una passione mai sopita, capace anche di oltrepassare i confini della morte. Non è semplice parlare di questo romanzo senza incorrere in spoilers, che rovinerebbero il gusto di una storia dolceamara che va assaporata lentamente, pagina dopo pagina, scoprendo la potenza di un sentimento che può sconvolgere un’esistenza, a volte fino a distruggerla.
Nelle vicende intrecciate di Claudio e Cesar si osservano le miserie e le nobiltà degli esseri umani, che quando si trovano di fronte al vero amore possono essere capaci di tutto, anche di viaggiare in mondi diversi dal reale, più spirituali, e da cui a volte non si può tornare indietro. È ciò che accade a Claudio, marito e padre in apparenza appagato ma che nasconde invece un segreto: per anni ha avuto un’amante, Lidia, sulla quale ha riversato tutto il suo amore.
«Avevano vissuto intensamente quasi undici lunghi anni, fatti di altissime emozioni, di forti intimità, di milioni di messaggi e contatto perenne, non solo fisico e telematico ma anche telepatico. Le loro giornate non finivano mai perché fili magici legavano le loro menti, mai sazie di cercarsi».
Nel momento in cui la perde, niente ha più senso, nemmeno la vita stessa, e allora cerca rifugio in quel limbo in cui resterà imprigionato, o forse no. Niente è certo in quest’opera, infatti, perché l’autore stravolge sempre le nostre certezze: ci mostra uno scenario e poi ce lo ribalta, ci presenta un personaggio e poi lo trasfigura; solo il filo rosso dell’amore tiene unite tutte le parti, altrimenti inconciliabili tra loro. Cosimo Pedone narra una storia emozionante e drammatica, in cui si gioca col tempo e con le sicurezze e le aspettative del lettore e degli stessi protagonisti.  (Giorgia Manildo)
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