Il Museo CAM alla deriva tenta il salvataggio sull’isola teutonica. Fondato nel 2005 per volont  del suo direttore Antonio Manfredi in un territorio ostile come quello della citt  di Casoria nel cuore del” triangolo di Gomorra”, il CAM/ Casoria Contemporary Art Museum non è sovvenzionato da finanziamenti pubblici ma sopravvivere economicamente con l’aiuto di sponsorizzazioni private e la volont  di giovani collaboratori che gratuitamente portano avanti l’ambizioso progetto di creare servizi culturali di respiro nazionale ed internazionale. Ha raccolto in pochi anni centinaia di opere di artisti inizialmente poco valutali perch fuori dal sistema del mercato globale. Dopo anni di minacce ed atti vandalici, amara conseguenza del recente programma espositivo che inanellava poetiche culturali contro la camorra “CAMorra”, sull’immigrazione “AfriCAM”, sulla politica “POLITIK”, sul territorio metropolitano “The abandoned zone”, sulla censura “CENSURED” e “IRANIAN GLANCES” e sulla pedofilia “Wonderland_Il paradiso degli orchi” e a fronte dell’indifferenza istituzionale sia locale che nazionale il suo direttore chiede asilo politicoculturale alla Germania.
La richiesta parte con una lettera in tedesco al Cancelliere Angela Merkel ed è motivata dall’impossibilit  di garantire una protezione adeguata del patrimonio culturale del museo che vanta opere provenienti da più di 80 nazioni, per un valore di circa 10 milioni di euro. "Gentile Cancelliere, Angela Merkel, Le invio una richiesta che è frutto della grande difficolt  di fare cultura in Italia. Una difficolt  che non è solo di carattere economico e tecnico ma soprattutto di carattere sociale. Ritengo che in una visione europea, della quale Lei è certamente il più importante testimone, il suo Paese potrebbe adottare il nostro Museo per non abbandonare a se stesso un immenso patrimonio culturale". Sono le parole che fanno da incipit alla lettera che Manfredi ha spedito al Cancelliere tedesco compiendo un gesto estremo ma necessario per garantirsi la possibilit  di salvaguardare un patrimonio d’arte di altissima qualit , abbandonato dalle autorit  ed afflitto dalla camorra.
La scelta della Germania è dettata dall’amorevole cura con cui i suoi cittadini e politici trattano la materia culturale, fatto che ha reso in questi ultimi anni il territorio tedesco, in particolare la citt  di Berlino il porto di approdo di artisti e galleristi emergenti. In seguito alla richiesta di asilo politico-culturale il Console tedesco Cristian ha indetto un incontro con la stampa proprio nella sede del CAM che si terr  oggi… In attesa di risposta Manfredi si dice pronto a trasferire tutta la collezione in uno spazio preposto in Germania e alla sua gestione di concerto cui i suoi collaboratori.

In foto, l’ingresso del Cam

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