Mercoledì 22 novembre scorso, allertato da alcuni conoscenti senza fissa dimora ospiti nel Centro di prima accoglienza del Comune di Napoli, mi sono prodigato di raccogliere una testimonianza e rivolgerla, in sintesi riassuntiva di 5 domande, all’assessore alle politiche sociali – Luca Fella Trapanese, inerente specificamente alla richiamata struttura per senza fissa dimora sita invia de Blasiis, 10 – Napoli.
Al momento l’assessore Trapanese non ha trovato ancora il tempo di rispondere. Dispiacerebbe non poco se questo dovesse essere il preludio a una non risposta, poiché le politiche socio-inclusive per loro stessa natura intervengono su categorie di persone in difficoltà di vita, disagiati incapaci di esprimersi alla pari, che si portano dietro storie di sofferenza, bisogno, lacerazioni familiari, ma che potrebbero anche riaversi alla società se adeguate politiche di sostegno pubblico sapessero interpretare quei bisogni e canalizzarli in una nuova e più giusta collocazione sociale.
Questa testata online, allo stato, prende atto di una necessità temporale di elaborazione da parte dell’assessore Trapanese e resta in attesa delle risposte mancate, pronto a ritornare sul tema, con pari dignità di trattamento giornalistico.
Le stesse domande non introducono, sia direttamente che capziosamente, alcun elemento valutativo rispetto alle criticità di un presidio pubblico che raccoglie una fascia di sofferenza sociale, una loro eventuale risposta non serve a ripagare un ego giornalistico, ma a far sì che ritardi e/o inadempienze testimoniate possano trovare soluzione al più presto, proprio nel rispetto dei senza fissa dimora, cioè di quei soggetti che hanno dignità da vendere  al punto da “permettersi” di denunciare situazioni disfunzionali  e aspettarsi i dovuti correttivi.

  1. È vero che, a fronte di un numero di circa 70 persone senza fissa dimora ospitate nel Centro, si contano appena 5 dipendenti comunali, di cui uno assente per problemi fisici da oltre 4 mesi?
  2. È vero che i dipendenti comunali sono disarticolati su due turni quotidiani (mattina-pomeriggio), ad esclusione della notte e dei festivi, a fronte del fatto che i senza fissa dimora alle 08:30 del mattino escono e non rientrano prima delle 15:00-15:30, così come da regolamento?
  3. È vero che il giorno 14 novembre, sono stati aperti alcuni bagni in comune, chiusi da tempo immemore, alla presenza del personale dell’ASL Napoli 1 in sopralluogo, per poi richiuderli, di nuovo, appena questo è terminato?
  4. È vero che, da circa sei mesi, sono stati installati i pannelli solari sopra il tetto del Centro e non sono mai entrati in funzione (esposti per la sola gioia dei piccioni)?
  5. È vero che le funzioni di “portierato” notturno vengono affidate solo ed esclusivamente al personale delle Cooperative sociali, senza la presenza di alcun dipendente comunale, peraltro con turni non previsti dal CCNL di riferimento (dopo il turno notturno spettano 11 ore di riposo nelle successive 24 ore)?    
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    Nella foto, un uomo senza fissa dimora, scatto da Pixabay

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