Dal giornalista pubblicista  e fotografo free lance Renato Aiello riceviamo e volentieri pubblichiamo

Dopo i tanti e bei titoli usciti in sala tra settembre e i primi di ottobre, tutti film napoletani che hanno mietuto consensi e apprezzamenti a Venezia, ottobre si conferma un altro mese di grande cinema e di appuntamenti all’insegna dello spirito partenopeo.
Arriva in sala infatti il 26 ottobre il documentario Così parlò De Crescenzo, opera prima di Antonio Napoli, prodotto e distribuito da Bunker Hill, una pellicola centrata su un grande napoletano: Luciano De Crescenzo.
Il film, presentato in anteprima romana nell’ambito della rassegna Biografilm a Roma nel giugno scorso presso il Cinema Quattro Fontane di Roma, vede la testimonianza di personaggi che hanno conosciuto e incontrato nel corso della loro vita De Crescenzo, imbattendosi nel suo genio multiforme ed estroso. Tra questi spiccano senz’altro i nomi di Renzo Arbore, Isabella Rossellini, il compianto Bud Spencer, Lina Wertmüller, Marisa Laurito, Renato Scarpa, Benedetto Casillo e Marina Confalone, quest’ultima tra le interpreti di quel divertente Così parlò Bellavista che ispira il titolo al documentario di Napoli sul grande Luciano.
Napoletano doc, Luciano De Crescenzo, dopo 20 anni impiegati come ingegnere alla IBM – dettaglio che a molti sfugge – ha iniziato la sua carriera come scrittore e divulgatore di successo della filosofia e della mitologia greca. Luciano è stato anche disegnatore, fotografo (street photographer in particolare), sceneggiatore, regista, attore, presentatore televisivo e soprattutto poeta filosofo del nostro tempo.
Tra presente e passato, il film ci trasporta lungo un viaggio alla scoperta di un grande uomo contemporaneo, storico compagno di avventure di Renzo Arbore, amico del cineasta Federico Fellini, spesso chiacchierato per i suoi flirt con bellissime donne tra cui l’amica di sempre Isabella Rossellini, presente insieme ad Arbore nella carrellata di testimonianze di amici e colleghi. Attraverso la sua vita, i suoi libri e i suoi film, Luciano De Crescenzo ci trasmette con emozione tutta la potenza delle preziose qualità che più lo contraddistinguono: semplicità, ironia e un’infinita gioia di vivere tipica di chi è nato nel golfo all’ombra del Vulcano.
 De Crescenzo, che in tutti questi anni non si è mai voluto definire filosofo o storico della filosofia come spiega nel film e anticipa il trailer, ha pubblicato 43 libri tradotti in 19 lingue e diffusi in 25 paesi, per un totale di oltre 20 milioni di copie vendute. Ha realizzato 4 film come regista, 7 opere come sceneggiatore, 8 pellicole come attore e ha condotto ben 7 programmi televisivi.
Come se non bastasse, ha collaborato con varie testate giornalistiche e nel 1994 gli è stata conferita la cittadinanza onoraria di Atene, patria della democrazia e della filosofia occidentale, controparte ideale della nuova polys sul Tirreno, Neapolis – Napoli da millenni. E come poteva essere altrimenti, dopo una vita spesa a discettare di sofisti e presocratici, una carriera nel segno di epicurei, stoici, cinici e neoplatonici, votata a quel monito che l’uomo bevitore di cicuta – Socrate – ripeté sempre fino alla morte: Conosci te stesso.
                                                                                                 Renato Aiello
In foto, Luciano De Crescenzo con  Lina Wertmüller . In basso, il trailer

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