Come un romanzo. La storia del matrimonio di Vittorio Emanuele II, figlio dell’allora re d’Italia Umberto I e della regina Margherita, con Elena, figlia del re del Montenegro. “Il dono di nozze” di Lucio d’Alessandro, appena uscito nelle librerie italiane per Mondadori Electa. Alla sua seconda prova narrativa, il rettore dell’Universit  Suor Orsola Benincasa, alterna verit  e finzione intorno ai preparativi per confezionare il regalo nuziale per la principessa Elena da parte di tutte le dame di corte e di tutti i cavalieri della regina (una tela del pittore Michetti con sulla cornice un distico del poeta D’Annunzio). Si sviluppa cos un’avvincente ricostruzione storica e di costume di quegli anni.
Il libro sar  presentato venerd 1 aprile alle 17.30 “Al Blu di Prussia” – lo spazio multidisciplinare di Giuseppe Mannajuolo diretto da Mario Pellegrino – la prima presentazione del volume.Ne parleranno con l’autore Valerio Caprara, Raffaella Docimo e Paola Villani.

La vicenda parte dall’autunno 1896 l’Italia attraversa una difficile crisi politica aggravata dalla disfatta militare in Africa; ma le dame di corte della regina sono impregnato in tutt’altra faccenda cercare un regalo adatto per il matrimonio di Vittorio Emanuele principe di Napoli con Elena di Montenegro, prescelta secondo una precisa strategia di equilibri europei, donna bella, dal sangue vigoroso e sano.
Del compito s’incarica Adelaide del Balzo Pignatelli principessa di Strongoli, che, avvalendosi dei consigli e della mediazione di uno stimato collezionista e ceramologo napoletano, Giovanni Tesorone, pensa di far dipingere a uno dei più grandi artisti nazionali, Francesco Paolo Michetti, una tela di fine e ricercata fattura, nella quale sia immortalato il paesaggio montenegrino; impreziosire poi il quadro con una finissima cornice artistica, ideata da uno tra i primi decoratori italiani, Augusto Burchi; arricchirlo inoltre con un bel nastro su cui incidere una strofa poetica cantata da Gabriele D’Annunzio.
Imprevisti e colpi di scena arricchiscono l’intreccio, grazie a documenti inediti conservati nell’archivio storico dell’Universit  degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli, rielaborati tra le pagine. Il fu concepito lo testimoniano le foto, ma non si sa dove sia finito…

Nelle foto, Luciano d’Alessandro e la copertina del libro

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