Viaggio italiano attraverso il contemporaneo. E’ quello proposto dal libro di Alessandra Troncone “La smaterializzazione dell’arte in Italia 1967-1973”, edito da Postmedia Books (pagg.256 con illustrazioni, in foto la copertina) che sar  presentato luned 2 marzo alle 18 al Museo Madre di via Settembrini 79 (sala delle colonne, primo piano). Con l’autrice intervengono Andrea Viliani, direttore del Madre, Angela Tecce, direttore di Castel Sant’Elmo, e Luigia Lonardelli, Curatore MAXXIMuseo Nazionale delle Arti del XXI Secolo, Roma.
Giovane ricercatrice al dipartimento di ricerca del Madre, Troncone ripercorre le mostre che, tra gli anni sessanta e settanta, hanno proposto un nuovo approccio all’evento espositivo, in termini di concezione, allestimento, occupazione di spazi differenti dal museo, apporto critico-curatoriale, in un arco temporale di sei anni, gi  identificati come anni di cruciale cambiamento nella storia delle mostre dal critico americano Lucy Lippard nel 1973.
Emerge la storia di alcune esposizioni realizzate in Italia nello stesso arco temporale, con genesi e dibattito critico. Da Lo spazio dell’immagine (Foligno) a Contemporanea (Roma), passando per esperimenti quali Teatro delle mostre (Roma) e il Deposito d’Arte Presente (Torino), si svela tutta la complessit  di un periodo denso di trasformazioni, che investono la pratica artistica ma anche quella critica e curatoriale e di cui le esposizioni si fecero testo visibile e narrazione ideale.

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