Tra le numerose iniziative realizzate nel tempo sospeso della quarantena, molte riguardano la lettura ad alta voce e lo storytelling via web. I canali youtube e lo streaming attraverso molteplici piattaforme ad hoc ospitano la professionalità di chi come attori, attrici e performer non ha altri modi restare in contatto con il pubblico.
Uno dei progetti più interessanti è certamente Fuori Scena, aperto dalle attrici Martina e Valentina Di Leva (foto). La sua particolarità? Unire la lettura ad alta voce alla Lis, lingua dei segni italiana.
Raggiungo il duo via mail e chiedo, chi sono Martina e Valentina Di Leva?
Due sorelle che lavorano nel campo artistico. La più grande, Martina, è attrice e formatrice teatrale, gestisce la scuola di improvvisazione teatrale di Napoli Coffee Brecht. Valentina è interprete Lis e al momento allieva attrice del Teatro Stabile di Napoli.
La lis è utilizzata per la comunicazione tra non udenti o persone con poco udito, ha proprie regole grammaticali, morfologiche, sintattiche e lessicali. Costituisce un supporto ricco ed efficace durante le terapie logopedagogiche e nell’insegnamento alla lingua scritta/parlata ai bambini sordi.
Valentina ha conosciuto la lingua dei segni durante un corso di formazione come animatrice sociale e se n’è innamorata. Si è quindi diplomata presso la scuola COUNSELIS di Napoli.
Da tempo aveva in progetto di sfruttare le sue conoscenze nella lingua dei segni per poter tradurre opere che ancora non sono fruibili per i sordi. Ama cimentarsi con le canzoni e questo le ha permesso anche di essere selezionata tra molti come Performer per la RAI per il festival di Sanremo, andato in onda su Rai replay.
Com’è nata l’idea del canale Fuori Scena, si è sviluppata con il lockdown?
Per diversificare l’offerta online, abbiamo pensato ai video-libri.
Per il vostro progetto siete partite da uno scrittore e pedagogista pietra miliare della moderna letteratura per l’infanzia, Gianni Rodari.
Partire da Rodari è stato quasi obbligato: chi da bambino non ha amato ascoltare una favola al telefono prima di andare a dormire? e cosi, approfittando anche della quarantena e del tempo a disposizione, abbiamo dato vita al progetto che da mesi avevamo in cantiere.
Per poi passare a Sepúlveda nel giorno in cui si è diffusa la notizia della sua morte, il 16 aprile.
La morte di Sepúlveda è stata un colpo al cuore, così non abbiamo potuto esimerci dal ricordarlo, e nessun racconto si prestava meglio del meraviglioso Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare.
Quali sorprese ci riservate sul vostro canale? Cosa accadrà dopo la quarantena?
Ci teniamo su racconti brevi -capitoli la cui lettura stia nei 4 minuti di video-, perché sappiamo che il grado di attenzione da parte di un udente come di un sordo può essere variabile ma in ogni caso non oltre una certa durata. Sicuramente il lockdown ha sospeso progetti lavorativi singoli, ognuna per sé lavorava con la propria compagnia e al momento non è possibile ipotizzare quando si potrà tornare a teatro.
In questo momento di incertezza per tutti, ma soprattutto di grande difficoltà per le e gli operatori teatrali, cosa vi augurate e cosa vi aspettate per il futuro?
Il teatro non è l’unico settore in crisi, sebbene sia quello che ci riguarda. L’uomo da sempre ha avuto bisogno del teatro come rito purificatorio, catarsi della vita reale dalla quale sente necessità di purificarsi. Oggi più di prima abbiamo bisogno di ‘sanificarci’, è lo stato delle cose che ce lo impone, allora quale miglior cura se non il teatro?
La modalità video che sembra mettere bene in relazione i/le professioniste del teatro con il pubblico, apre la strada a un nuovo tipo di fruizione della scena?
Sicuramente il teatro non morirà, come sempre troverà il modo di adeguarsi al momento storico e, come sempre, ne uscirà rinforzato e con nuova linfa. Siamo però certe che non bisogna porsi limiti. Tutto è in via sperimentale e per sapere se funzionerà bisogna ovviamente provarlo.
C’è un orario preciso per l’appuntamento con le storie di Fuori Scena?
Alle 21 come il ragioner Bianchi (il personaggio di Rodari che racconta le sue Favole al telefono ndr) pubblicavamo le nostre favole, con Sepúlveda manteniamo un ritmo di due capitoli al giorno, senza vincolarci troppo con l’orario. In ogni caso, tutti i nostri video li trovate sul canale youtube di FuoriScena.
Grazie, Martina e Valentina.
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