La nona edizione dell’Independent film show viene considerata l’occasione per lo spettatore di vivere un’esperienza inattesa; un’esperienza costruito attorno alle immagini filmiche davvero indimenticabili e colme di amore, passione, idee, sensazioni, e desideri. Da ciò si percepisce l’originalit  della rassegna che quest’anno si affaccia al grande pubblico napoletano dal 3 al 7 novembre alla Fondazione Morra (Palazzo Bagnara, Piazza Dante NapolI). “Quello che caratterizza l’Independent film show 2009 è una ricerca minuziosa all’interno di una sezione, specifica in Cinema, quella più indipendente e sperimentale” spiega Raffaella Morra, che assieme all’E-M Arts ha organizzato questa nona edizione. Una rassegna, quindi, tutta dedicata al cinema sperimentale e alle forme d’arte interattive che attraversano i temi della psichiatria, e del benessere sociale.
Chi segue i film si confronta non con la realt  ma con le immagini che la rievocano, lo spettatore rielabora e integra percettivamente gli stimoli filmici e nello stesso tempo sospende deliberatamente la sua incredulit .
Questa nona edizione è particolarmente ricca. Protagonisti sono i cineasti, tra cui Thom Andersen & Malcolm Brodwick, Morgan Fisher, Robert Nelson e Hollis Frampton, che esplorano il potere di una regola come principio strutturale del montaggio, suggerendo dei nuovi significati che risultato della riorganizzazione delle immagini e dei suoni.
Di particolare rilievo sono film di Morgan Fisher che per la prima volta saranno proiettati in Italia. Fisher gioca con i concetti filmici, generando una visione unica e intima del cinema e della sua rappresentazione fisica. A cominciare dal primo lavoro come film-maker The Director and His Actor Look at Footage Showing Preparations for an Unmade Film del 1968. I film di Fisher sono un’esplorazione dell’apparato filmico e del suo materiale fisico, cos come dei metodi di produzione cinematografica: dal formato standard della pellicola fino all’uso delle immagini backstage, al ruolo narrativo degli inserti ed all’importanza invisibile dell’operatore.
Film strutturale e il cinema assoluto sono i due aspetti che la rassegna della Fondazione Morra si basa. Con il film strutturale i lungometraggi sono opere in cui chiedono allo spettatore di assumere un atteggiamento espansivo nella creazione del senso, siamo invitati a partecipare e risolvere dei puzzle percettivi, a interpretarli e soprattutto a costruire un’unit  dalla loro diversit .
Indagando, invece, il suggestivo mondo del Cinema Assoluto, combina la natura immateriale della luce con le complessit  culturali e le possibili connessioni mentali, si arriva allo sviluppo di nuove tecniche e sperimentazioni.
“L’Absolute Cinema” vuol essere dinamico e non mera riproduzione del mondo naturale; depurato dagli elementi formali ed estetici non necessari crea una successione di immagini inconsuete che lo spettatore deve imparare a riconoscere.

Nell’immagine, un fotogramma di cinema assoluto

Per saperne di più
www.fondazionemorra.org

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