L’arte può consolare, ma può anche guarire. Non si tratta tuttavia di una terapia qualunque. Si tratta di una conversazione con l’estetica, e da questa unione può nascere un innalzamento tale da permetterci di sormontare il dolore. Sta qui tutta la speranza che possiamo porre nella bellezza. Parola di David Foenkinos, amatissimo da critica e lettori e in vetta alle classifiche letterarie in Francia.
Lo scrittore, regista  e sceneggiatore sarà prima alla rassegna Salerno letteratura il 18 e poi a Napoli, all’Istituto francese di via Crispi 96, mercoledì 19 giugno, alle 19,30, per presentare la versione italiana del romanzo Verso la bellezza (edizioni Solferino). Introdurrà l’incontro il console generale di Francia e direttore dell’Institut français Napoli Laurent Burin des Roziers. Dialogano con l’autore  Andrea Viliani  e Giuseppe Merlino.
Il protagonista del libro è Antoine Duris, stimato professore di storia dell’arte a Lione ed esperto di Modigliani, che si è licenziato dall’oggi al domani, ha chiuso ogni contatto con il mondo e si è candidato come guardiano di sala al Musée d’Orsay. Che cosa nasconde la sua ostinata reticenza?
È questo che si chiede Mathilde Mattel, la responsabile delle risorse umane che, tra qualche perplessità, lo ha assunto. Nessuno sembra riuscire nemmeno a intuire che cosa si celi in questo strano personaggio, che contempla per ore il ritratto di Jeanne Hébuterne, la musa di Modigliani dal tragico destino. Nel suo silenzio si annida un segreto terribile insieme al volto di una giovane donna, Camille.
Per ritornare alla vita dopo averne esplorato gli abissi, Antoine non ha trovato che un rimedio: percorrere la strada lunga e accidentata che conduce alla bellezza. È lì la sua unica possibilità di salvarsi.
Foto di Francesca Mantovani (éditions Gallimard)

 

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