Dal giornalista e fotografo free lance, Renato Aiello, riceviamo e volentieri pubblichiamo

Arte e cibo, un binomio vincente da sempre, che lega le due arti tra sapori e colori. Questa è infatti l’idea di Barbara Karwowska, artista italo polacca e trapiantata a Napoli da 25 anni, realizzata negli scorsi mesi alla Pasticceria Mazz in via dei Tribunali. Barbara ha dipinto i volti di giornalisti come Francesca Panico, dello stesso pasticciere Guglielmo Mazzaro e di amici e conoscenti, facendo pescare ai modelli dei ritratti “Tombolati” un numero dal “panaro” di vimini della tombola napoletana.
A ogni numero corrisponde un quadro e una particolare cheesecake preparata dal maestro pasticciere Mazzaro nel corso di speciali incontri al negozio di questo grande artigiano del gusto. Per festeggiare il suo quarto di secolo nella città, Barbara ha inoltre pensato a una mostra antologica, curata da Fedela Procaccini, visitabile al Castel dell’Ovo sul lungomare dall’11 al 23 gennaio 2018.
Un inizio d’anno folgorante in una sede espositiva suggestiva proprio come le tele della Karwowska, espressioniste e iconiche nella loro semplicità stilistica ricercata, caratterizzate da elementi ricorrenti come i centrini merlettati, le piume, il rosso con le sue tante sfumature care alla pittrice, le smorfie talvolta drammatiche o congelate in un simbolismo alla Odilon Redon, fredde e cariche di pathos allo stesso tempo.

In esposizione le opere più significative della sua produzione per esaltare l’evoluzione delle tematiche e illustrare le variazioni di stile che hanno contraddistinto il suo percorso. Uno svolgimento artistico che ha visto avvicendarsi originali idee, sempre sviluppate partendo da una solida preparazione tecnica.
La pittura di Barbara muove i passi da un espressionismo forte, profondo nella pennellata e nella gestualità vigorosa e volge, attraversando molteplici stati, ad una ricerca più delicata e tenue nei colori. È la figura umana al centro della scena, immersa in un’ambientazione che si congeda dal reale per giungere a un piano metaforico, uno degli elementi a lei più cari.
Gli spettacoli, il teatro, l’oroscopo, l’incantesimo fiabesco sono i temi che colpiscono per immediatezza e innata sensibilità. Grazie al ritratto, genere predominante nella sua produzione, l’artista indaga sé stessa e gli altri, prosegue in un’indagine introspettiva, conferendo, di volta in volta, significati simbolici ai dipinti. Alle persone che abitano il suo universo, artistico e sentimentale, Barbara ha dedicato i Ritratti di Napoli: figure a mezzo busto, sorridenti o malinconiche, avvolte da un fondo monocromo e accostate ad oggetti simbolici e protettivi. La piuma e il centrino con i merletti compaiono con solennità iconica in molte sue opere, come evidenziato già prima, e si impongono alla maniera di una seconda firma sulla tela. La personale vuole raccontare ai visitatori, attraverso tele raramente esposte, il percorso artistico di una napoletana d’adozione che ha scelto l’arte come principale veicolo comunicativo dei suoi sentimenti e delle sue emozioni.
                                                                                                    Renato Aiello
In foto, alcune delle opere in mostra

Sala delle Terrazze Castel dell’Ovo 11-23 gennaio 2018
Vernissage giovedì 11 gennaio, ore 16:30
Orari: dal lunedì al sabato ore 9.00 – 19.00 / domenica 9.00 – 14.00 – Nei giorni feriali l’ultimo accesso è consentito fino alle ore 18.15; domenica e festivi ultimo accesso 13.15 – Ingresso gratuito

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