Dodici grandi carte dipinte con colori accesi è questo il cuore della mostra di Sergio Vecchio che inaugura il 7 maggio alle 17 nella galleria napoletana Movimento Aperto (290/c). Il titolo è “Dorico di carta”, perch, come spiega la padrona di casa, Ilia Tufano “contiene echi delle radici greche della citt  di Paestum, in cui l’artista ha deciso di vivere. E proprio il suo quotidiano, ciò che vede ogni giorno, è al centro della rappresentazione, ma il suo tratto veloce non è descrittivo proseguepiuttosto tende a cogliere l’immediatezza del colore”.

Suggestioni cromatiche che svelano un immaginario ricco di impressioni, ricordi, immagini.
Scenari molteplici e densi, distesi e quasi incantati, racconto di un territorio visto attraverso gli occhi di chi deve amarlo molto. E infatti Vecchio ha fondato, a Paestum, un archivio laboratorio in cui raccoglie materiale artistico sulla cittadina. In mostra ci sono anche alcuni libri d’artista, disegni tratteggiati su carta grezza.
Il testo critico è di Gerardo Pedicini, fratello di Aulo, che scrive “il viaggio di Sergio Vecchio è pertanto un caleidoscopio dalle infinite sfaccettature e dalle molteplici diramazioni e congiunzioni puramente mentali che ne fanno un corpus di vitale ascendenza intellettuale in cui l’esserci e il non-esserci, il dis-perdersi e il ri-trovarsi, il dis-unirsi e il ri-unirsi, non appartengono alla categoria del dubbio ma rivelano la loro unit  nell’antitesi”.

La mostra, visitabile fino al 28 maggio,
chiude la stagione di Movimento Aperto che ripartir  in autunno.

In foto, tre opere della mostra

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