Torna a Positano la magia della danza. Sabato 1 settembre alle 21, come sempre,nello scenario suggestivo della spiaggia grande, la 46esima edizione di Positano Premia la Danza – Lèonide Massine diretto da Laura Valente, rassegna di  riferimento mondiale dell’arte coreografica. Progetto cofinanziato con i fondi a valere sul “Programma operativo complementare (Poc) Campania 2014 – 2020, organizzato dal Comune di Positano.
La manifestazione è  capofila di una rete di sistema che riunisce i maggiori riconoscimenti mondiali dedicati al balletto come il Prix Benois di Mosca con il quale il Premio Massine è gemellato, e il Prix ballett 2000 del Palais des Festivals di Cannes, Francia.  Il Premio Benois/Massine verrà assegnato per il 2018 a Vladislav Lantratov del Balletto del Bolshoi di Mosca.
La statuetta creata dallo scultore Igor Ustinov, figlio dello scomparso attore inglese Peter Ustinov e discendente della famiglia Benois,  sarà anche consegnata  per la sua carriera a Brigitte Lefèvre, artista e direttrice artistica, figura centrale nelle politiche culturali della danza in Francia, per vent’anni direttrice del Balletto dell’Opéra di Parigi, direttore artistico del Festival di Danza di Cannes.
Grazie alla collaborazione con il Teatro di San Carlo di Napoli, dal 2017 il simbolo della manifestazione è un bozzetto di scena di Paolo Ricci realizzato per il balletto Petrushka, riprodotto in carta pergamenata.
Tra gli altri premiati, i danzatori Maria Alexandrova (Teatro Bolshoi, Mosca), Federico Bonelli (The Royal Ballet, Londra), Herman Cornejo (American Ballet Theatre, NY.
Inoltre un premio speciale dedicato alla memoria di Luca Vespoli (motore della rassegna)  a Rosanna Purchia (sovrintendente del Lirico partenopeo) per la politica perseguita di rinnovamento generazionale  del suo corpo di ballo, per investire – in tempi di  generale crisi dei corpi di ballo – sulla danza esportando  l’eccellenza del Teatro San Carlo nel mondo, che vanta la scuola di danza più antica d’Italia, oltre che il primato del primo lirico in attività.
Novità di questa edizione il legame con l’archeologia, con la  prima apertura notturna (1 e 2 settembre) dello splendido sito della Villa romana. L’iniziativa continuerà dopo il Premio a cura della Scabec Regione Campania e fa parte del programma di visite serali nei siti culturali dal titolo “Campania by night”.
Sepolta dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. (e rimasta sconosciuta fino a pochi anni fa) la Villa Romana di Positano custodisce reperti archeologici dal valore inestimabile come un ciclo di affreschi del I secolo dopo Cristo.
Situata al di sotto della chiesa di Santa Maria Assunta. A dieci metri di profondità è possibile ammirare i restaurati affreschi sulle pareti: ippocampi, colonne dorate, grifoni e un pegaso alato. Considerata la più grande scoperta archeologica avvenuta in costiera negli ultimi decenni, la grande stanza affrescata fu sepolta dalla pioggia di cenere e detriti dell’eruzione del vulcano partenopeo che rase al suolo Pompei ed Ercolano. È stato realizzato un percorso con passerelle e un impianto di illuminazione, accessibile anche ai portatori di handicap.

Qui sopra, la Villa Romana. In alto Maria
Qui sopra, la Villa Romana. In alto,  Maria Alexandrova

E nella Villa romana sarà inaugurata la mostra fotografica di Jesús Castañar “Immagini e fantasmi della danza spagnola” venerdì 31 agosto alle 18 nella Villa, visitabile fino al 9 settembre.
 Le opere esposte sono il frutto di un lavoro lungo e complesso del fotografo che ha collaborato con numerosi grandi artisti di danza spagnola e di flamenco cui ha chiesto di posare vestiti di nero, utilizzando sempre la stessa illuminazione e lo stesso sfondo, per mettere in evidenza l’estetica e la plasticità delle pose di mani e piedi. L’esposizione è realizzata in collaborazione con il Parco della musica di Roma.

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